Impianti ossei: da oggi anche in legno naturale

Silvia Mazzieri

21 Settembre 2015 - 11:35

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Impianti ossei: una nuova tecnologia medicale permette di farli in legno naturale. Ecco l’idea rivoluzionaria del CNR di Faenza.

Impianti ossei: da oggi anche in legno naturale

Una tecnologia medicale rivoluzionaria nel settore ortopedico-traumatologico. Il CNR di Faenza ha ideato e realizzato un dispositivo che permette di innestare nell’apparato scheletrico dell’uomo impianti ossei in legno naturale per rigenerare il tessuto delle ossa del corpo umano, anche in caso di grave menomazione.

Il brevetto è commercializzato da GreenBone, una startup di Faenza che ha già raccolto un’importante cifra per realizzare il progetto mentre il prodotto dovrebbe essere commercializzato entro breve.

Impianto osseo in legno naturale: l’’idea del CNR di Faenza

Una nuova tecnologia medicale applicata al settore ortopedico prevede la trasformazione di alcuni particolari tipi di legno in un impianto con la stessa composizione chimica dell’osso.
Le proprietà del legno utilizzato sono simili a quelle dell’osso per quel che riguarda la resistenza meccanica. In più, il legno è un materiale naturale e più facilmente integrabile con l’organismo umano rispetto ad altri tipi di composti.

La nuova tecnologia medicale ortopedica è stata concepita e sviluppata dall’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici (ISTEC) presso il CNR di Faenza.
Gli studiosi sono riusciti a realizzare un impianto osseo capace sia di rigenerare l’osso, sia di sostenere il peso del corpo.

In questo modo la riabilitazione del paziente sottoposto ad innesto di impianto osseo in legno può migliorare in termini di tempi e qualità.
A corroborare tali prospettive sono state anche le valutazioni di tipo clinico ortopedico effettuate sotto la supervisione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Impianti ossei in legno naturale: utilizzo e vantaggi

La nuova tecnologia, commercializzata dalla start up GreenBone di Faenza è rivoluzionaria in ambito ortopedico-traumatologico.
Permette per la prima volta di realizzare impianti ossei in legno, quindi derivati da strutture naturali, e dotati di proprietà rigenerative non altrimenti realizzabili in laboratorio.
Gli impianti ossei in legno sono adatti soprattutto per ricostruire porzioni considerevoli delle ossa lunghe andate perdute in seguito a traumi o tumori e altre situazioni critiche dell’apparato scheletrico.

Finora l’entità dei danni a carico di tale apparato, in simili circostante, portava a menomazioni gravi ed irreversibili.
Grazie alla tecnologia medicale messa a punto dai ricercatori del CNR di Faenza, invece, il corpo riconosce l’impianto in legno come proprio, sostituendolo con vero tessuto osseo e ricostruendo la parte mancante.

Quando sarà innestato nell’uomo il primo impianto osseo in legno?
La tecnologia è ancora in fase preclinica, ma i tempi da attendere perché passi ad una fase clinica sembrano rapidi, come dice il CEO di GreenBone Lorenzo Pradella:

“la marcatura CE [...] e i test in clinica su pazienti con gravi danni ossei sono i nostri prossimi obiettivi. Puntiamo a completare lo sviluppo clinico in 4 anni, una tempistica in linea con i requisiti normativi internazionali del settore.”

Nel frattempo, l’idea ha già riscosso notevole successo presso addetti del settore ed investitori, come Italian Angels for Growth (IAG), associazione che si pone l’obiettivo di sviluppare start up innovative.
Lo conferma Michele Marzola, referente IAG per questo progetto:

“Abbiamo visto grandi potenzialità [...] per guarire complicazioni gravi e piuttosto diffuse.”

Ad oggi, GreenBone ha ottenuto 3 milioni di euro dagli investitori che hanno creduto nella bontà della sua idea ed è molto probabile che arriveranno altri finanziamenti grazie ai quali sarà possibile rendere operativo il progetto nei tempi previsti, ossia entro il 2019.

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