Il piano del Governo per salvare il turismo

Pierandrea Ferrari

30 Dicembre 2020 - 11:40

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È di 11 miliardi di euro il valore delle misure che sono state varate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid nel settore del turismo e della cultura: i dettagli.

Il piano del Governo per salvare il turismo

Il Governo, in accordo con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact), ha varato una serie di misure per fronteggiare l’emergenza Covid nei settori del turismo e della cultura.

Nello specifico, si tratta di un pacchetto da 11 miliardi di euro che – come affermato dal titolare del Ministero, Dario Franceschini – interessa “tutti i settori di competenza, partendo dalle categorie più colpite, per non lasciare fuori nessuno”.

Un tentativo, questo, che rivela la volontà del Governo di rilanciare due settori travolti dalla pandemia: il solo comparto del turismo, secondo le stime dell’organizzazione di categoria Confturismo, ha registrato una contrazione di 100 miliardi di euro negli ultimi dodici mesi.

Di seguito tutti i dettagli del piano varato dal Governo per favorire la ripresa del tessuto imprenditoriale legato all’area del turismo e della cultura.

Varate nuove misure per salvare il turismo

Il Governo ha aperto i rubinetti e approvato, in accordo con il Mibact, un pacchetto da 11 miliardi di euro che servirà a finanziare in parte il rilancio di un settore cruciale per l’economia italiana, il turismo.

Nonostante la tregua estiva abbia permesso una parziale ripresa del comparto, la posizione dei lavoratori stagionali, intermittenti e a tempo determinato si è fatta – se possibile – ancora più precaria: per questo, il Mibact ha riservato 1,2 miliardi di euro per le categorie più esposte alla crisi.

Inoltre, il Ministero ha stanziato 2,4 miliardi di euro per il bonus vacanze a favore di famiglie e gestori, e altri 630 milioni per l’esenzione dall’Imu 2020 e dalla prima rata dell’Imu 2021 per gli stabilimenti balneari, le discoteche e le strutture ricettive.

Quest’ultime riceveranno anche dei contributi a fondo perduto pari a 450 milioni di euro, mentre le agenzie di viaggi e i tour operator – altro segmento particolarmente fiaccato dalla crisi pandemica – beneficeranno di ristori per 625 milioni e di un’estensione del credito d’imposta per gli affitti fino al 30 aprile del prossimo anno.

Le misure varate includono anche un sostanzioso supporto alle città d’arte, con gli esercizi commerciali dei centri storici che riceveranno ristori per 500 milioni di euro. Quest’ultimi saranno invece di 370 milioni per i gestori delle fiere e dei congressi annullati durante i giorni caldi della pandemia.

E ancora, 300 milioni sono stati stanziati per favorire lo sviluppo – nel triennio 2021-2023 – di attività turistiche nelle aree interne del Paese, mentre altri 36 milioni serviranno ad attrarre investitori nelle aree dismesse.

Pronti nuovi interventi per sostenere la cultura italiana

Parte di questi 11 miliardi di euro, poi, serviranno per sostenere un segmento dell’economia italiana spesso bistrattato dalle finanziarie dei vari Governi che si sono succeduti negli anni: la cultura. Tra i rami del comparto che più hanno sofferto la pandemia c’è indubbiamente il cinema, che il Mibact sta tentando di rilanciare con un finanziamento al Fondo cinema e audiovisivo da 510 milioni e con contributi a fondo perduto e ristori per le sale cinematografiche pari a 110 milioni. Anche in questo caso, sono stati stanziati 110 milioni per l’esenzione Imu 2020 e prima rata 2021 per cinema e teatri.

Le misure includono ovviamente anche gli operatori dello spettacolo, che nel corso del 2020 hanno dovuto rinunciare a gran parte delle attività programmate: 252 milioni serviranno a sostenere i lavoratori autonomi e intermittenti che hanno ricevuto un’indennità di 600 euro nel mese di marzo, mentre 20 milioni andranno a beneficio di attori e maestranze che hanno dovuto rinunciare ai loro spettacoli nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020.

Saranno tutelati anche i musei statali e privati con un finanziamento da 353 milioni di euro, mentre una serie di misure tenteranno di defibrillare il comparto della musica: tra queste, il risanamento delle Fondazioni lirico sinfoniche (40,3 milioni) e i ristori per musicisti e gestori di live club (20 milioni).

Infine, il Governo e il Mibact hanno deciso di intervenire per rafforzare anche il comparto dell’editoria: 30 milioni di euro saranno utilizzati per incentivare l’acquisto di libri da parte delle biblioteche di Stato, delle Regioni e degli Enti locali, mentre altri 22 milioni sono stati stanziati per sostenere i piccoli editori e l’editoria specializzata nei settori dell’arte e del turismo.

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