Cos’è l’IVA, come funziona e quali sono le aliquote

Francesco Oliva

22/01/2023

22/01/2023 - 00:13

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Cos’è e come funziona l’IVA, ovvero l’imposta sul valore aggiunto? Ecco la guida completa all’IVA con fattispecie imponibile, presupposti e aliquote.

Cos’è l’IVA, come funziona e quali sono le aliquote

L’IVA (Imposta sul valore aggiunto) è una tassa sul consumo che viene applicata ai beni e ai servizi acquistati da individui e imprese. L’IVA è una delle tasse più diffuse a livello mondiale e viene utilizzata in molti paesi per raccogliere entrate fiscali.

La storia dell’IVA è abbastanza recente, essendo stata introdotta per la prima volta in Francia nel 1954. In seguito, altri paesi hanno seguito l’esempio francese e hanno introdotto la propria versione dell’IVA. Oggi, l’IVA è utilizzata in molti paesi in Europa e in altre parti del mondo, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, e molti paesi dell’America Latina.

In Italia, l’IVA è stata introdotta per la prima volta nel 1973. L’aliquota standard italiana è del 22% e ci sono aliquote ridotte per alcuni beni di prima necessità. In Italia ci sono anche aliquote maggiori per alcuni beni considerati di lusso o dannosi per la salute come sigarette e alcolici.

In generale, l’IVA è una tassa che ha un impatto significativo sull’economia di un paese, poiché colpisce i consumi e incide sui prezzi dei beni e dei servizi. Tuttavia, l’IVA è anche una fonte importante di entrate per lo Stato e può essere utilizzata per finanziare programmi e servizi pubblici.

L’IVA in Italia e in Europa

L’IVA è stata ideata proprio in sede comunitaria e rappresenta attualmente l’unico vero grande tentativo riuscito di armonizzazione fiscale fra i Paesi UE.

Il modello è stato tracciato nel 1967 da due diverse direttive comunitarie, oggi confluite nella direttiva 2006/112/CE (la cosiddetta «Direttiva rifusione»).

In Italia, il riferimento normativo fondamentale dell’IVA è il d.p.r. 633/1972.

L’IVA appartiene quindi alla categoria delle imposte sui consumi, che possono essere:

  • monofase, ovvero applicate una sola volta (si pensi, a titolo di esempio, all’applicazione di un’imposta sui consumi che colpisca esclusivamente le cessioni dal produttore al commerciante);
  • plurifase, ovvero applicate alle varie fasi del processo produttivo-distributivo e distinguibili in:
    • imposte plurifase cumulative o a “cascata”, nel caso in cui il tributo dovuto in ciascuna fase si somma agli altri;
    • imposte plurifase a valore aggiunto, ove i diversi prelievi colpiscano solo il valore aggiunto che ciascun passaggio industriale-commerciale del bene produce.

L’IVA tecnicamente rappresenta quindi un’imposta plurifase a valore aggiunto.

Storicamente il motivo di preferenza accordato a tale tipo di imposta è legato al carattere della neutralità, nel senso che l’IVA grava sul consumatore finale in base al prezzo del bene ma a prescindere dal numero di passaggi subiti dal bene/servizio considerato.

IVA: caratteristiche essenziali

Quali sono le caratteristiche essenziali dell’IVA?

L’IVA si presenta, in particolare, come un’imposta:

  • indiretta;
  • proporzionale;
  • neutra;
  • generale;
  • generale;
  • sui consumi.

L’IVA è un’imposta indiretta perché, a differenza delle imposte dirette, non colpisce direttamente la capacità contributiva del contribuente, ma soltanto una sua manifestazione (il consumo).

L’IVA è un’imposta proporzionale perché il suo ammontare dipende dal prodotto tra il prezzo del bene e l’aliquota relativa, a prescindere dal numero di passaggi che il bene subisce nel corso del processo produttivo-distributivo.

L’IVA è un’imposta neutra perché colpisce il maggior valore che ciascuna fase del processo aggiunge al bene/servizio considerato, anche in questo caso prescindendo dall’effettivo numero di passaggi che la merce medesima subisce.

L’IVA è un’imposta generale perché colpisce tutti i contribuenti, senza alcuna distinzione. L’IVA, infine, è un’imposta sui consumi poiché il suo meccanismo applicativo (imposta plurifase a valore aggiunto) finisce col gravare esclusivamente sul consumatore finale.

IVA, fattispecie imponibile e presupposti oggettivo, soggettivo e territoriale

La fattispecie imponibile dell’IVA è una “fattispecia a formazione successiva”, caratterizzata da tre presupposti fondamentali:

  • soggettivo, nel senso che l’IVA si applica su:
    • esercizio di imprese, vedi articolo 4 del d.p.r. 633/1972;
    • esercizio di arti e professioni, vedi articolo 5 del d.p.r. 633/1972.
  • oggettivo, nel senso che l’IVA si applica solo sulle operazioni che costituiscono:
    • cessione di beni;
    • prestazione di servizi;
    • importazioni;
    • operazioni intracomunitarie.
  • territoriale, nel senso che l’IVA si applica solo sulle operazioni effettuate nel territorio dello Stato.

Classificazione delle operazioni IVA

Le operazioni IVA si classificano in quattro tipologie fondamentali:

Per uno studio della classificazione delle operazioni IVA i lettori possono fare riferimento al seguente approfondimento:
IVA: classificazione operazioni in imponibili, non imponibili, esenti o escluse

Le aliquote IVA

L’IVA è un’imposta proporzionale perché il suo ammontare dipende dal prezzo del bene moltiplicato per l’aliquota di riferimento.
Ma quali sono le aliquote IVA attualmente previste?

Le aliquote IVA in Italia sono tre ovvero:

  • 4% - aliquota minima - per l’IVA sui generi di prima necessità;
  • 10% - aliquota ridotta - per l’IVA su servizi turistici, alimentari ed edili;
  • 22% - aliquota ordinaria - per l’IVA da applicare in tutti i casi non rientranti nelle prime due aliquote.

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# IVA

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