Imu 2023, non sempre si paga: l’importo basso cancella il versamento

Nadia Pascale

2 Novembre 2023 - 08:08

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In quali casi l’Imu 2023 non deve essere pagata? Tra le ipotesi vi è l’importo inferiore a una determinata soglia. Ecco quando l’Imu non si paga senza incorrere in sanzioni.

Imu 2023, non sempre si paga: l’importo basso cancella il versamento

Imu 2023, c’è un importo minimo al di sotto del quale non si paga l’imposta sulla casa e non tutti, quindi, sono tenuti a versare il saldo IMU entro la scadenza del 18 dicembre 2023, data così fissata in quanto il 16 dicembre è sabato e quindi la scadenza è posticipata al primo giorno non festivo.

Tra i contribuenti esonerati dal versamento dell’Imposta Municipale Unica ci sono coloro tenuti a versare l’Imu ma per una somma di importo talmente basso da non superare il minimo previsto.

Questo minimo che esonera dal pagamento dell’Imu 2023 è fissato a 12 euro: se l’imposta dovuta non supera tale soglia non si paga. Attenzione però ad alcuni aspetti da considerare.

L’importo minimo Imu al di sotto del quale non si paga deve essere considerato solo in base all’acconto o sul totale? E come comportarsi per gli immobili in cui vi sono più soggetti obbligati a pagare?

In vista della scadenza del saldo Imu del 18 dicembre 2023, vediamo quando non si paga la tassa sulla casa e le regole per il calcolo dell’importo minimo ai fini del versamento.

Imu 2023, non sempre si paga: l’importo minimo cancella il versamento

Dal 28 ottobre per tutti i Comuni sono note le aliquote applicate e quindi può essere effettuato il calcolo del saldo Imu. L’importo minimo dell’Imu 2023 al di sotto del quale non si paga è fissato a 12 euro, somma che però ogni Comune può ridurre ulteriormente mediante delibera. Contrariamente, la soglia minima non può essere innalzata.

Per capire chi non paga l’Imu quest’anno, bisognerà quindi prendere come riferimento il regolamento stabilito dal proprio Comune. In mancanza di indicazioni specifiche si dovrà considerare la soglia dei 12 euro.

L’importo minimo deve essere considerato non in base alla singola rata ma al totale dell’Imu dovuta per il 2023. Sarà quindi necessario considerare:

  • la quota annuale complessiva, quindi la somma del saldo e dell’acconto;
  • la somma complessiva di Imu calcolata su tutti gli immobili e i terreni per i quali si è soggetti al pagamento.

Se l’acconto Imu del 16 giugno 2023 era di importo inferiore ai 12 euro, la scadenza per pagare l’intero importo della tassa dovuta per l’anno in corso è fissata al 16 dicembre, termine che in via ordinaria coincide con il versamento della seconda rata. Per l’anno 2023 la scadenza è fissata al 18 dicembre in quanto il 16 è festivo.

In pratica con il saldo Imu 2023 si dovrà pagare l’importo complessivo al lordo della rata di acconto inferiore al minimo.

IMUSCADENZA
Acconto - Prima rata 16 giugno 2023 (aliquote 2022)
Saldo o conguaglio - Seconda rata 18 dicembre 2023 (aliquote 2023 pubblicate sul sito www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre)

Importo minimo IMU 2022: come si calcola?

Rimandando all’articolo dedicato al calcolo dell’acconto Imu 2023 per ulteriori indicazioni, facciamo di seguito un esempio in relazione alla determinazione dell’importo minimo

Prendiamo come esempio un contribuente che in sede di versamento dell’acconto Imu 2023 deve versare un’imposta pari a 10 euro.

In tal caso, nel rispetto della regola generale, il versamento entro la scadenza del 16 giugno 2023 non è obbligatorio, in quanto inferiore al limite di 12 euro previsto per legge.

Questo, tuttavia, non esonera il contribuente dal versamento di saldo e conguaglio, nel caso in cui il totale dovesse risultare superiore al limite di 12 euro su base annua (oppure del diverso importo previsto dal proprio Comune).

Riassumendo quindi, se l’imposta annua dovuta è superiore ai 12 euro minimi, allora sarà necessario versare in un’unica soluzione acconto e saldo dovuto.

Imu 2023, calcolo dell’importo minimo tra più contribuenti

Nel caso di un immobile per il quale sono tenuti al versamento Imu 2023 più contribuenti, la regola relativa all’importo minimo dovrà essere rapportata a ciascuna obbligazione tributaria.

In sostanza, se vi sono 4 soggetti obbligati in relazione a un unico immobile e qualora l’importo delle imposte su base annua risulti essere pari a 40 euro, nessuno sarà tenuto a pagare in quanto la quota addebitata risulterà essere inferiore al limite minimo per il versamento.

Attenzione però: l’importo minimo Imu è da calcolarsi non in relazione al singolo immobile, ma alla somma totale da versare al Comune in relazione a tutte le abitazioni per le quali si risulta essere titolari di obbligazione tributaria.
Se dal calcolo risultasse che il valore complessivo di Imu dovuta su più immobili è superiore a 12 euro si dovrà procedere con il pagamento mediante modello F24, bollettino o sistema PagoPA.

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