IMU: guida al versamento della seconda rata

Daniele Sforza

06/09/2012

IMU: guida al versamento della seconda rata

Il 17 settembre scade la seconda rata dell’IMU, ma tale scadenza riguarderà solo coloro i quali possiedono una prima abitazione e hanno deciso di pagare l’imposta scegliendo l’opzione in 3 rate. Ciò significa che, avendo già versato il 33% nella rata di giugno, entro il 17 settembre dovranno versare il secondo terzo, ovvero lo stesso importo della prima rata, e infine saldare entro il 17 dicembre.

Come calcolare l’importo della seconda rata

Come calcolare l’IMU? Su questo argomento abbiamo già scritto numerosi approfondimenti, soprattutto in vista del pagamento della prima rata che, a livello logistico e di comprensione, era anche il più difficile. Rispetto all’ICI si registravano modifiche su alcuni punti e fino all’ultimo non sono stati pochi gli equivoci commessi dai contribuenti, così come i mancati chiarimenti da parte degli enti competenti.
Una volta effettuato il primo pagamento, dunque, sarà molto più semplice effettuare il secondo: per calcolare l’importo della seconda rata dell’imposta, sarà necessario prendere in considerazione alcuni fattori:

aliquota base del 4 per mille;

detrazione di 200 euro, più eventuale ulteriore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore ai 26 anni che abiti nella stessa unità immobiliare;

- eventuali aliquote comunali deliberate.

Riguardo a quest’ultimo punto, infatti, alcuni Comuni hanno già decretato le aliquote da applicare; perciò i contribuenti potranno calcolare le aliquote comunali e utilizzare queste come parametro, soprattutto se risultano più vantaggiose rispetto a quelle stabilite a livello nazionale, ovvero l’aliquota del 4 per mille sopraccitata.

Come per la prima rata, anche per la seconda rata dell’IMU bisognerà versare l’importo esatto utilizzando il modello F24: il codice tributo da inserire è 3912, mentre nello spazio riservato alla rateazione bisognerà inserire il codice 0202.

Il ravvedimento lungo

Un ulteriore approfondimento lo riserviamo a chi non ha pagato l’acconto IMU previsto per il 18 giugno. Cosa succede in questo caso? Il contribuente potrà regolarizzare la sua posizione, usufruendo dell’opzione del ravvedimento lungo.
Se la regolarizzazione avviene entro un anno dalla scadenza in maniera spontanea, ovvero prima che il comune accerti la violazione, la sanzione del 30% relativa al mancato o tardivo versamento del tributo è riducibile nella misura del 3,75%. Il pagamento della mora potrà avvenire anche in forma rateizzata: ad esempio, si potrà versare inizialmente il tributo, e in seguito gli interessi dovuti e le eventuali sanzioni.
Il lasso temporale di 1 anno per effettuare il ravvedimento vale anche per i cittadini italiani residenti all’estero.

Cosa succede, invece, se il Comune accerta la violazione prima del diretto interessato? In questo caso, il contribuente sarà chiamato a versare, in aggiunta alla sanzione ordinaria, anche gli interessi con un tasso stabilito dall’ente locale, che potrebbe anche essere differente da quello legale, ma che non potrà superare il 5,5%.

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