III fascia GI e percorso triennale di formazione: le direttive per il concorso 2020

Chiara Ridolfi

30 Gennaio 2017 - 12:31

La fase transitoria della riforma prevede dei posti riservati al concorso 2020 anche per i docenti di III fascia. Ecco i criteri per i docenti e quali saranno le richieste del MIUR.

III fascia GI e percorso triennale di formazione: le direttive per il concorso 2020

Per i docenti di III fascia saranno previsti dei posti riservati al prossimo concorso, stabilito per il 2020. A precisarlo è un atto del governo sottoposto a parer parlamentare per la formazione e il reclutamento dei docenti, per cui però sono previsti dei criteri di selezione.
Il concorso del 2020 vedrà quindi gli insegnanti di III fascia inclusi nei posti disponibili.

Una decisione che mira all’esaurimento dei posti in questa sezione delle Graduatorie di Istituto e cerca di metter fine al precariato nel settore scuola. Un’impresa a dir poco ardua, dato il momento di sostanziale immobilità delle assunzioni e l’incertezza sui criteri di abilitazione per gli insegnanti.

In tale senso verte anche la decisione di inserire i docenti in percorso della durata di tre anni che mira a creare delle figure altamente specializzate, che verranno poi inserite negli istituti scolastici.
Una decisione che però rende molto più lungo l’iter

Il decreto legislativo al riguardo ha lo scopo di “realizzare la valorizzazione sociale e culturale della professione è introdotto il sistema unitario e coordinato di formazione iniziale e accesso ai ruoli di docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado e di insegnante tecnico-pratico nella scuola secondaria di secondo grado, sia su posti comuni che di sostegno, per selezionare i docenti sulla base di un concorso
pubblico nazionale e di un successivo percorso formativo triennale.

Queste le parole che si leggono nel decreto.

Vediamo adesso insieme cosa dovrebbe succedere per la III fascia nei prossimi anni e quali sono i criteri richiesti per la partecipazione al concorso del 2020. Le linee guida per il prossimo concorso e cosa si è detto nell’interrogazione parlamentare al riguardo.

III fascia e concorso 2020: ecco come si procederà?

La Ministra Fedeli ha stabilito la riapertura delle Graduatorie d’Istituto per la III fascia da ormai qualche settimana e adesso cerca di chiarire in che modo procederà per il prossimo concorso scuola 2020.
Si cerca un modo per dare una risposta alle migliaia di docenti che ad oggi non hanno ancora uno schema chiaro su come si procederà all’abilitazione.

Si cominciano nel frattempo a delineare le linee guida per gli insegnanti di III fascia che parteciperanno al concorso indetto per il 2020. Per questi docenti verranno richiesti 36 mesi di servizio, anche non continuativi, all’interno degli istituti.
In caso venisse soddisfatta questa richiesta il docente dovrà sostenere solo la prima prova, ossia quella della loro specifica disciplina di insegnamento e passeranno poi all’orale.

Per coloro che superassero la prima prova scritta si passerà poi direttamente a quella orale, senza dover quindi affrontare lo scritto sulle metodologie e le tecniche di insegnamento.
Questo punto è stato previsto per valorizzare il percorso di insegnamento del docente e per dare una maggiore importanza al percorso formativo in aula.

I docenti che riusciranno a superare la prova scritta e quella orale potranno saltare il secondo anno di attività formative previste dal contratto di formazione continua dei docenti e andare direttamente al terzo.
In caso di vittoria del concorso i docenti dovranno ovviamente conseguire il diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario.

Di seguito vi alleghiamo l’atto del governo sottoposto a parere parlamentare, così che possiate chiarire ogni vostro dubbio sulle varie questioni.

III fascia e percorso di formazione di tre anni: cosa aspettarsi?

Il percorso triennale di formazione retribuito per i docenti è l’innovazione più rilevante. I vincoli del percorso di formazione sul campo sono molto interessanti

Così oggi commenta le decisioni del Miur per il percorso triennale Paolino Marotta, presidente dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, ANDIS. Con il percorso di formazione triennale si stabilisce infatti che i docenti, vincitori di concorso, debbano affrontare 3 anni di formazione in aula, durante i quali effettueranno supplenze e capiranno in che modo operare in classe.

Il punto più spinoso della questione è però il pagamento che è stato stabilito: solo 400€ al mese. Una cifra che non è assolutamente idonea alle competenze che il docente ha acquisito negli anni.
Difatti si parla di persone che hanno conseguito una laurea triennale e una magistrale, che hanno sostenuto un concorso e un percorso di specializzazione.

Figure di questo tipo non possono infatti essere pagate in questo modo, dal momento che verrebbe svilita la loro professione. A mettere in luce le problematiche che potrebbero derivare da questo tipo di pagamento c’è lo stesso Paolino Marotta, che mette in luce come si dovrà attuare una variazione.
Le cifre per gli anni di tirocinio devono infatti essere innalzate e si dovranno trovare altri fondi per operare in questo senso.

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