Hai un iPhone? Allora sei ricco: lo dice una nuova ricerca

Giulia Adonopoulos

9 Luglio 2018 - 13:30

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Possedere un iPhone è l’indicatore numero 1 della ricchezza di una persona: lo rivela uno studio pubblicato sul National Bureau of Economic Research che in realtà solleva più di una considerazione.

Hai un iPhone? Allora sei ricco: lo dice una nuova ricerca

Avere un iPhone o un iPad negli Stati Uniti è segno di ricchezza. A confermare lo status symbol dei dispositivi Apple (noi ne abbiamo parlato mesi fa nell’articolo “iPhone X è solo per ricchi, e questo è un problema”) è un nuovo paper del National Bureau of Economic Research il cui scopo è quello di dedurre i dati demografici sulla base del comportamento dei consumatori o del consumo dei media.

I ricercatori che hanno condotto lo studio, Marianne Bertrand e Emir Kamenica, economisti dell’Università di Chicago, hanno scoperto che nessun singolo brand è predittivo di reddito alto come iPhone, in base ai dati del 2016.

Avere un iPhone è davvero sinonimo di ricchezza?

Gli economisti hanno scoperto che possedere un iPhone ha dato loro una probabilità del 69,1% di dedurre correttamente che il proprietario era ad alto reddito, definizione descritta dal team come “essere nel primo quartile di reddito per le famiglie di quel tipo”, fossero esse single o coppie con figli a carico.

Anche possedere un iPad può essere un buon indicatore di ricchezza, secondo la ricerca, sebbene in misura leggermente inferiore al 66,9%. Possedere uno smartphone Android offre ai ricercatori una possibilità del 59,5% di prevedere correttamente lo stato patrimoniale del suo proprietario.

Il paper spiega che la correlazione iPhone-ricchezza economica è una tendenza piuttosto recente e la paragona al burro di Land O ’Lakes e alla salsa di soia Kikkoman, che nei primi anni duemila erano segnali predittivi di famiglie ricche.

L’iPhone è un prodotto di lusso in quanto tende ad avere un prezzo più alto rispetto alla concorrenza, a prescindere dalle caratteristiche e dalle funzionalità che offre. Mentre Samsung o Huawei, ad esempio, vendono smartphone di fascia medio-alta e soddisfacenti in tutto e per tutto al prezzo di 200-300 euro, per iPhone si parte da 600 euro per un modello di due anni fa.

Tuttavia, nonostante le cifre molto alte, l’iPhone è diventato un bene di lusso democratico, posseduto anche da chi in teoria non se lo potrebbe permettere. E questo grazie, ovviamente, ai finanziamenti, ai piani di abbonamento a rate con i gestori telefonici e a un mercato secondario fiorente.

Lo studio

I ricercatori hanno utilizzato i dati di Mediamark Research Intelligence su un campione di 6.394 partecipanti al sondaggio. I dati includono questionari biennali e informazioni come il reddito familiare.

Il documento è uno sguardo su come diversi gruppi - come ricchi e poveri, bianchi e neri, uomini e donne - hanno avuto le loro preferenze divergenti nel tempo. Gli economisti hanno utilizzato un algoritmo di apprendimento automatico per concludere che le “differenze culturali” o il modo in cui i marchi e le esperienze comuni sono trasversali ai gruppi non stanno aumentando nel tempo.

Oltre alla ricerca sui marchi preferiti, la ricerca prende in esame anche i programmi TV, i film e le riviste che le famiglie ad alto reddito tendono a leggere, ma in nessun caso come l’avere un iPhone altri atteggiamenti di consumo sono così predittivi di ricchezza e benessere.

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