Grecia: Standard & Poor’s declassa il rating dei bond da CCC+ a CCC, siamo a livello "spazzatura"

Felice Di Maro

11/06/2015

Mentre l’incontro tra Merkel, Tsipras e Hollande non fa progressi e Atene sarebbe disposta a cedere sull’avanzo primario.

Grecia: Standard & Poor’s declassa il rating dei bond da CCC+  a CCC, siamo a livello

Dopo settimane di negoziati sia tecnici che ai massimi livelli, Atene ha presentato ancora una volta proposte inaccettabili per l’Ue. Almeno è questo il giudizio unanime che si legge nei comunicati ufficiali perché sarebbero proposte lontane da quelle che lo stesso Tsipras aveva promesso negli incontri con Juncker. Si tenga conto che le Borse hanno rimbalzato e chiuso ampiamente in positivo.

Claude Juncker, presidente della Commissione europea non si scoraggia e ha dichiarato:

Condivido con chi sta perdendo pazienza. La gente sta diventando impaziente. Io sono solo un essere umano e condivido la loro impazienza. Dobbiamo tirare la mucca fuori dal ghiaccio, ma si scivola molto. E noi stiamo ancora provando a spingere.

La prossima riunione dell’Eurogruppo è programmata per il 18 giugno a Lussemburgo e si spera che il nodo della Grecia venga sciolto. Com’è noto si tratta sempre in riferimento all’Intesa Grecia-Ue di fare un accordo per sbloccare quei 7,2 miliardi euro bloccati dall’agosto scorso. Proprio sul prossimo Eurogruppo il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk rispondendo a una domanda sulla Grecia alla conferenza stampa al termine del vertice Ue/America latina a Bruxelles ha detto:

Ora ci servono decisioni non negoziati, il Governo greco deve essere più realista. Non c’è più spazio per il gioco d’azzardo e temo che qualcuno dica presto game over. Sara veramente una riunione essenziale e deve essere definitiva perché non c’è davvero più tempo per risolvere il nodo della Grecia. Il prossimo Eurogruppo è cruciale e di certo non abbiamo più tempo.

Gli incontri tra Merkel, Tsipras e Hollande non hanno fatto progressi e naturalmente vi è la necessità di accelerare. C’è poco da fare toccherà a Juncker di continuare a fare mediazioni che non sono facili perché la Grecia dovrebbe accettare ancora austerity con diminuzioni delle pensioni, aumento dell’Iva e anche privatizzazioni. Atene sarebbe disposta a cedere sull’avanzo primario purché in cambio i creditori aprano ad una soluzione sul debito ma resta un tema caldo e pare bloccato. La Merkel non retrocede dalle proposte e cioè le tipologie del memorandum delle istituzioni internazionali, ex Troika, smentendo voci di un suo ammorbidimento. La Bce segnala di non voler mollare la Grecia e procede ad un maxi-rialzo di 2,3 miliardi di euro della liquidità d’emergenza (Ela) alle banche greche che rappresenta la sola liquidità disponibile per la Grecia.

L’IPOTESI DI UN DEFAULT RESTA ESCLUSA?
L’obiettivo certo è di tenere la Grecia nella zona euro. Sono settimane che la cancelliera Merkel dice che "la palla è chiaramente nel campo della Grecia. Le nuove proposte di Tsipras sono state giudicate un passo indietro. La Grecia prova ancora a trattare e proprio sull’obiettivo dell’avanzo primario accetta più o meno l’1% per quest’anno in quanto è disposta ad arrivare allo 0,85%. Com’è noto i creditori chiedono l’1% per il 2015.

La Grecia chiede una soluzione sul debito per alleggerire gli oneri dello Stato altrimenti bloccato da vincoli di finanziamento insostenibili. Ha presentato la proposta di usare il fondo salva-Stati Esm per ricomprare il debito Bce che Atene deve ripagare tra luglio e agosto (oltre 3 miliardi). Ha presentato anche un’altra proposta: estendere il programma di aiuti fino a marzo 2016, ma i creditori non hanno preso in considerazione e continuano a lavorare ad una conclusione del piano a quanto pare per il 30 giugno per sbloccare i circa 7,2 miliardi di aiuti rimasti tali solo se il Parlamento ellenico approverà le ’azioni prioritarie’, cioè le misure necessarie per completare la quinta revisione del piano, ancora in sospeso.

Per i creditori ogni discorso sul debito è ancora fuori discussione. Al riguardo il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble ha dichiarato:

Un taglio del debito non è un tema.

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