La Bce toglie alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità e revoca gli strumenti di debito negoziabili emessi o integralmente garantiti dalla Grecia.
Anche lo spread della Grecia sale a 941 contro i 902 di ieri.
A quanto pare Draghi e la Banca centrale europea vogliono operare una stretta come risposta alla richiesta del governo Tsipras di una trattativa per il debito greco che, come è noto, è di 325 miliardi di euro.
Chiaramente la Grecia ora si trova nella condizione di dover decidere se continuare a chiedere quanto meno articolazioni nel tempo per le scadenze del debito o no.
In pratica la Bce, togliendo alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità, mette a rischio il programma di salvataggio greco.
L’Europa salverà comunque la Grecia? Che forme dovrà avere il programma di salvataggio greco?
Intanto l’indice generale Ase scende del 9% a 771,4 punti per gli strumenti di debito negoziabili emessi o integralmente garantiti dalla Grecia.
In un comunicato del 4 dicembre 2015 del Consiglio direttivo della Banca centrale europea si legge che è stata decisa la revoca degli strumenti di debito negoziabili emessi o integralmente garantiti dalla Repubblica ellenica.
Si spiega che tali strumenti sono stati utilizzati nelle operazioni di politica monetaria dell’area euro nonostante essi non soddisfacessero i requisiti minimi di rating del credito corrente.
La decisione del Consiglio direttivo si basa sul fatto che non è attualmente possibile ipotizzare una positiva conclusione della revisione del programma in linea con le regole esistenti.
Questa decisione porterà conseguenze per lo stato di controparte delle istituzioni finanziarie greche nelle operazioni di politica monetaria?
Intanto la Borsa di Atene è crollata e lo spread è salito. Ci saranno sufficienti garanzie alternative?
La banca centrale greca potrà operare per collocare nel sistema finanziario internazionale titoli di debito greco?
Sempre nel comunicato della Bce si legge che gli strumenti in questione cesseranno di essere ammissibili ( nell’area euro s’intende) come garanzia a partire dalla scadenza dell’operazione di rifinanziamento principale (11 febbraio 2015).
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