Governo: accordo M5S-PD a rischio. Ecco perché

C. G.

27 Agosto 2019 - 15:30

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Governo: accordo M5S-PD a rischio. Il vertice del mattino è stato annullato, cosa sta succedendo?

Governo: accordo M5S-PD a rischio. Ecco perché

L’accordo tra il M5S e il PD è a rischio: a riportarlo alcune indiscrezioni di stampa che hanno fatto luce sugli ultimi sviluppi politici.

Stando a quanto emerso nella mattinata di oggi, martedì 27 agosto, i colloqui tra i due partiti si sono arenati e i rapporti inaspriti a tal punto da cancellare l’incontro tra le delegazioni previsto per le ore 11:00.

Proprio per questo molti hanno parlato di un accordo M5S-PD a rischio. Certo è che se Di Maio e Zingaretti non riusciranno a trovare un’intesa l’Italia sarà costretta a votare: lo spettro delle elezioni politiche tornerà a spaventare i mercati.

Accordo PD-M5S a rischio: quale futuro per il Governo?

Nella serata di ieri i leader di M5S e PD si sono incontrati per tentare di appianare le divergenze e analizzare tutti i possibili punti di incontro. Tra i temi più caldi sicuramente quello delle nomine (chi sarà il nuovo Ministro dell’Economia?).

Lo scontro si è consumato in particolar modo sul nome del Presidente del Consiglio: i pentastellati hanno pressato per la nascita di un Conte-bis, ma le perplessità del Partito Democratico non sono tardate ad arrivare.

Le posizioni si sono irrigidite.

“Rivedremo il PD quando nei loro organi di partito avranno dato l’ok all’incarico a Conte. Nessun altro incontro fino a quando non avranno chiarito ufficialmente la loro posizione su Giuseppe Conte”,

ha tuonato il Movimento 5 Stelle in una nota.
Immediata la risposta dei democratici, che hanno puntato il dito contro il numero uno del M5S:

“L’accordo di Governo rischia di saltare per le ambizioni personali di Luigi Di Maio che vuole fare il Ministro dell’Interno e il Vicepremier su questo non sente ragioni e va avanti a colpi di di ultimatum.”

L’incontro previsto per le 11 di oggi è saltato, cosa che ha nuovamente messo a rischio il raggiungimento di un accordo PD-M5S. Sulla questione nomine e, nello specifico, su Giuseppe Conte, si è espresso anche Graziano Delrio. Per il capogruppo PD della Camera lo stallo verrà risolto soltanto se a trattare sarà l’ormai ex premier e non più Luigi Di Maio.

Tutti gli occhi saranno ora puntati sulle nuove consultazioni di Sergio Mattarella che prenderanno il via alle 16 di oggi pomeriggio. Prima sarà il turno dei Presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati.

Poi toccherà di nuovo ai partiti e, come accaduto durante il primo round di incontri, sarà la squadra di Di Maio ad essere ascoltata per ultima. L’accordo M5S-PD vedrà la luce oppure l’Italia sarà nuovamente chiamata alle urne?

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