Oggi il Consiglio dei Ministri decide sul Bonus da 80 euro, in cui saranno coinvolti anche gli incapienti. Si teme per le coperture e i tagli connessi
Grande attesa per il Consiglio dei Ministri di oggi, la seduta da cui dovrebbe uscire il tanto atteso decreto per assegnare alle fasce di reddito più basse l’ormai celeberrimo bonus da 80 euro al mese, la promessa da campagna elettorale che, più di tutte le altre, è servita a nobilitare Matteo Renzi e il suo Governo agli occhi dell’opinione pubblica, nel momento della sua ascesa a Palazzo Chigi.
Al di là delle attese, la questione è delicata e il lavoro su di essa sarà ancora lungo, non solo per la discussione in Parlamento ma, anche, per le limature che il provvedimento ancora richiede, soprattutto da parte del Ministero dell’Economia. Una prova evidente ne è il colloquio di ieri, durato quasi tutto il pomeriggio tra il Premier e il responsabile di Via XX Settembre, Pier Carlo Padoan. Il problema più spinoso da risolvere, sarebbe quello delle coperture, di cui si discuterà anche oggi, in Consiglio dei Ministri, proprio perché le coperture si otterranno, molto probabilmente da tagli alle spese di altri ministeri. Il candidato più probabile è la Sanità ma tutta la Pubblica Amministrazione subirà un processo di revisione della spesa.
Per quanto riguarda le prime indiscrezioni relative ai contenuti del decreto si parla di un vero e proprio bonus e non di una detrazione, come era stato preannunciato precedentemente. Il bonus permetterà di dare respiro alle ripresa economica, rimpinguando le tasche delle italiani collocati nelle fasce di reddito più basse, ivi compresi gli incapienti. Si tratterà come già detto, di un credito di poco meno di 80,00 euro al mese.
Più nello specifico, gli italiani il cui reddito non supera i 17.714 euro annui, avranno un bonus pari al 3,5% della propria busta paga, probabilmente versato direttamente dal datore di lavoro, almento nel caso dei lavoratori dipendenti. I contribuenti con un reddito compreso tra i 18.000 e i 24.500 euro annui godranno, invece, di un bonus massimo di 620,00 euro per il 2014 (da Maggio) che gli permetterà di ottenere 77,50 euro al mese. La stessa fascia di reddito per il 2015 avrà un bonus di 950,00 che mensilmente ammonterà a circa 79,10 euro. La fascia di reddito compresa tra i 24.500 euro e i 28.000 euro avrà anch’essa un bonus anche se di molto ridotto rispetto allo scaglione precedente, mentre non si prevedono agevolazioni per chi si trova al di sopra di questa soglia.
La bozza del Decreto, del tutto provvisoria, dal momento che dovrà essere discussa oggi a Palazzo Chigi, dovrà contenere anche le indicazioni sulle coperture. Come già detto, oltre al settore sanitario le cui spese dovranno essere ridotte di circa 2,4 miliardi di euro in due anni, dovrebbe continuare il processo di riduzione delle auto blu e sarà messa in cantiere una rinegoziazione degli accordi economici presi con i privati per le forniture e le vendite di beni e servizi a Ministeri, Regioni e Comuni, da cui si dovrebbe ottenere un risparmio del 5% sulle relative spese.
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