Google: terza multa Ue in arrivo

Francesca Caiazzo

20 Marzo 2019 - 12:33

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E’ attesa nelle prossime ore la terza multa dell’Antitrust Ue per Google, dopo le due sanzioni precedenti che hanno portato il colosso del web a modificare Android e il servizio Shopping

Google: terza multa Ue in arrivo

Terza multa in arrivo per Google che corre ai ripari: modificherà alcune funzionalità di Android e del servizio Shopping in Europa per evitare di finire ancora nel mirino dall’Antistrust Ue.

Il colosso di Mountain View, dopo le due sanzioni per complessivi 7 miliardi di euro, starebbe per ricevere una nuova multa e ha così deciso di giocare d’anticipo per evitare ulteriori ripercussioni in futuro.

Nuova multa Ue per Google

Il bilancio dell’attività di controllo della Commissione Europea sulle attività di Google nel Vecchio Continente è piuttosto pesante. L’azienda americana ha già ricevuto due corpose sanzioni nel 2017 e nel 2018 per un totale di quasi 7 miliardi di euro, mentre, secondo il Financial Times, da Bruxelles sarebbe in arrivo a breve un terzo provvedimento.

Nelle prossime ore è attesa la decisione in merito alla terza e ultima indagine condotta dall’organo di controllo guidato da Margrethe Vestager e che riguarda il servizio di pubblicità AdSense.

Google, per Bruxelles, avrebbe ostacolato i potenziali concorrenti nella search advertising. Secondo la Commissione, l’azienda domina il mercato dell’intermediazione pubblicitaria nei motori di ricerca nello Spazio economico europeo con quote che sfiorano l’80%.

Le sanzioni precedenti

Nel 2018 il colosso del web è stato multato per 4,34 miliardi di euro dall’Antistrut Ue che aveva accertato una posizione di dominio nel settore dei sistemi operativi per telefoni cellulari, attraverso Android. Google avrebbe non solo violato le regole europee della concorrenza ma anche creato un danno nei confronti dei consumatori.

Ammonta invece a 2,4 miliardi di euro il colpo inferto nel 2017 dalla Commissione che puntò la lente contro i servizi di acquisiti online. Anche in questo caso Mountain View avrebbe abusato della sua posizione dominante sul mercato: nei risultati delle ricerche effettuate dagli utenti sul motore di ricerca veniva privilegiato Google Shopping a danno di altre piattaforme simili e dunque concorrenti.

Google corre ai ripari

Per evitare di incorrere in nuovi problemi con l’Antitrust Ue, Google sta pensando dunque di modificare alcune funzionalità sia di Android che del suo servizio Shopping in Europa.

Dopo la sanzione del 2017, il big di Internet era già corso ai ripari, effettuando numerose modifiche per adattare Google Shopping a quanto richiesto dalle direttive della Commissione Ue. Lo ha ricordato lo stesso vicepresidente del gruppo, Kent Walker, che ha spiegato:

“Abbiamo iniziato a testare un nuovo formato, che dà link diretti ai siti che confrontano i prezzi, assieme ad offerte specifiche dei venditori”.

Modifiche in vista anche per Android, che fino ad oggi ha praticamente monopolizzato il settore della telefonia cellulare. Google sottolinea di aver sempre dato la possibilità agli utenti di installare qualsiasi browser o motore di ricerca, a prescindere da ciò che è pre-installato nei dispositivi mobili come smartphone e tablet. Nei prossimi mesi però, durante la fase di configurazione del dispositivo, gli utenti potranno scegliere quali browser, app e motore di ricerca utilizzare di default.

Bruxelles non ha ancora commentato gli aggiornamenti proposti da Google e starebbe valutando se siano sufficienti a risolvere i problemi che hanno portato alle due decisioni precedenti contro l’azienda.

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