Google nei guai con l’Antitrust UE: nuove accuse per AdSense, Shopping e Android

Flavia Provenzani

19 Luglio 2016 - 16:36

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Google nel mirino dell’Antitrust: tra l’abuso di posizione dominante con AdSense, Shopping e Android, Alphabet rischia una multa del 30% del suo giro d’affari.

Google nei guai con l’Antitrust UE: nuove accuse per AdSense, Shopping e Android

Google, parte della holding Alphabet, si sta preparando ad affrontare tre diversi casi di Antitrust ad opera dell’Unione Europea.

Il gigante americano è accusato di abuso di posizione dominante da Android alla pubblicità, come riportato dal responsabile per la concorrenza dell’UE, Margrethe Vestager, in un’intervista alla CNBC martedì.

La scorsa settimana, la Commissione europea, braccio esecutivo dell’Unione Europea, ha annunciato quella che è la terza delle accuse antitrust contro Google attualmente in corso: Google ha abusato della sua posizione dominante impedendo a siti web di terze parti di ospitare annunci pubblicitari non provenienti dalla piattaforma pubblicitaria di Google, AdSense.

Google: le 3 accuse dall’Antitrust UE

Fino ad oggi sono tre le gravi accuse a cui Google è chiamata al più presto a rispondere:

  1. limitazione per i siti web di terze parti nella visualizzazioni di annunci di ricerca da parte dei concorrenti di Google attraverso la sua piattaforma «AdSense for Search». Google mette a disposizioni annunci su siti web di terze parti tramite AdSense. La Commissione afferma che Google sta firmando degli accordi che richiedono che le terze parti non utilizzino fonti pubblicitarie dei concorrenti di Google, spingendo i siti web a riservare gli spazi più importanti per gli annunci di Google e richiedendo agli stessi siti di avere l’approvazione da Google prima di apportare qualsiasi modifica alla visualizzazione degli annunci;
  2. favoreggiamento del proprio servizio di shopping comparativo nei risultati di ricerca generali;
  3. abuso della propria posizione all’interno del suo sistema operativo mobile Android, costringendo i produttori dei dispositivi a pre-installare i servizi di Google come il browser Chrome e Maps, impedendo ai produttori di vendere i dispositivi mobili con sistemi operativi concorrenti e offrendo incentivi finanziari ai produttori a preinstallano esclusivamente il sistema di ricerca di Google.

Fino ad oggi la Commissione UE aveva inviato le cosiddette «comunicazioni di addebito» a Google, ma non aveva ancora accusato l’azienda. Se Google risulterà colpevole, potrebbe dover pagare delle multe per un ammontare di circa il 10 per cento del suo fatturato mondiale per ciascuna delle accuse.

Margrethe Vestager, il commissario europeo per la concorrenza, ha detto che le tre diverse accuse non potranno essere combinate in un caso unico, così da costringere Google al triplo degli sforzi per risolvere le controversie con l’Antitrust.

Google ha dieci settimane per rispondere alle accuse sulla piattaforma AdSense e otto settimane per rispondere alle accuse di antitrust legate alla comparazione dei risultati nella piattaforma shopping.

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