Il 2016 doveva terminare con il passaggio definitivo di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti nelle mani di UBI Banca, ma l’operazione è destinata a concludersi non prima della prossima settimana.
Il 2016 doveva terminare con il passaggio definitivo di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti nelle mani di UBI Banca, ma l’operazione è slittata ed è destinata a concludersi non prima della prossima settimana.
Alcune fonti vicine al dossier - stando a quanto viene riportato dall’agenzia di stampa Reuters - spiegano che Bankitalia, tramite il Fondo di Risoluzione e di concerto con il DG Competition della Commissione europea, avrebbe deciso di consultare nuovamente quei soggetti che la scorsa estate avevano fatto delle offerte vincolanti per i quattro istituti salvati nel novembre del 2015.
Offerte che all’epoca erano state rispedite al mittente, liberando il campo per UBI, il cui schema di acquisto per tre delle quattro banche è stato già delineato e ha ricevuto il primo ok informale dalla Banca Centrale Europea alla fine dello scorso novembre.
Good bank a UBI: perché l’operazione è slittata
Una delle fonti assicura che
“si tratta di un passaggio procedurale necessario legato a questioni legali, e chiesto da Bruxelles, per assicurare un corretto processo competitivo visto anche che l’offerta di UBI sarebbe peggiorativa rispetto alle vecchie proposte”.
Ad ogni modo per UBI non dovrebbero esserci sorprese. La banca guidata da Victor Massiah a giorni potrebbe chiudere l’accordo e d’altra parte lo slittamento del closing allo scopo di sondare l’eventuale interesse di altri investitori rappresenta una procedura che tutelerebbe UBI da possibili problemi legali.
La scorsa estate per le quattro good bank erano arrivate tre offerte, due delle quali da parte dei fondi Apollo e Lone Star. La Popolare di Bari aveva manifestato un forte interesse per CariChieti, mentre Bper si era fatta avanti per CariFe (la quale è ancora in bilico), ma l’affare non è più andato in porto, anche se non si esclude un nuovo ritorno di fiamma.
Good bank a UBI: ecco come si svolgerà l’operazione
UBI Banca ha posto alcune condizioni per rilevare le tre good bank:
- deconsolidamento dei Non performing loans
- possibilità di compensare le perdite con gli utili futuri
- riconoscimento del badwill
- utilizzo dei propri modelli interni per gli Rwa (attività ponderate per il rischio, ndr) delle tre good bank
Per ⅔ dei 3,7 miliardi di crediti deteriorati dei tre istituti il fondo Atlante, gestito dalla Quaestio Sgr di Alessandro Penati, ha presentato un’offerta che sarà formalizzata nei prossimi giorni. Il Fondo di Risoluzione interverrà con un aumento di capitale da 500 milioni per ripristinare i coefficienti patrimoniali delle tre banche da cedere.
Dopodiché, una volta ultimato l’acquisto, UBI Banca metterà a punto una ricapitalizzazione da 300-400 milioni per mantenere i suoi livelli patrimoniali.
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