Giganti dell’energia in crisi: cosa succede a EDF, colosso francese

Violetta Silvestri

18 Febbraio 2022 - 12:18

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Nella crisi generale del settore energetico europeo, spunta il caso del colosso fancese EDF: lo Stato interverrà con oltre 2 miliardi di euro per aiutare la utility a risanare i conti. I dettagli.

Giganti dell’energia in crisi: cosa succede a EDF, colosso francese

Il gigante francese per la fornitura di elettricità, EDF, ha bisogno di una manovra di salvataggio.

L’utility d’Oltralpe, della quale lo Stato detiene circa l’84% di quota, riceverà almeno 2,1 miliardi di euro pubblici.

Il gruppo elettrico sta lottando con i cali della produzione di elettricità, in quella che è una tempesta perfetta per il comparto energetico, tra tariffe in bolletta frenate da interventi del Governo per favorire i consumatori e blocco di centrali nucleari bisognose di manutenzione.

Cosa succede al colosso francese EDF e perché il suo caso racconta l’attuale situazione del settore in Europa.

EDF in crisi: così la Francia interviene nel settore energetico

Il valore di EDF, utility francese che fornisce due terzi dell’elettricità nazionale, è crollato quest’anno, con la sua produzione nucleare destinata a scendere al livello più basso da oltre tre decenni a causa di interventi di riparazione e manutenzione necessari per i suoi reattori.

La situazione è ulteriormente peggiorata per la società a controllo statale dopo che il Governo del presidente Emmanuel Macron l’ha costretta a vendere più energia a prezzi scontati, per proteggere i consumatori e le imprese dall’impennata delle bollette.

Di conseguenza, gli utili principali di EDF potrebbero crollare fino al 70% nel 2022, poiché questi due fattori hanno più che compensato i guadagni derivanti dai prezzi più elevati dell’elettricità.

In questa cornice si è inserita la notizia che il gruppo venderà circa 2,5 miliardi di euro di nuove azioni - la maggior parte delle quali sarà acquistata dallo Stato francese - e dismetterà più attività, offrendo agli investitori la possibilità di ricevere i propri dividendi in azioni invece che in contanti.

Le mosse comprendono anche un altro giro di vendite di asset nei prossimi due anni, con l’obiettivo di raccogliere 3 miliardi di euro.

Le interruzioni di diverse centrali nucleari francesi, che l’hanno costretta a tagliare le sue prospettive di produzione, sono ammontate a 11 miliardi di euro per i profitti principali del 2022. Ciò si aggiunge a circa 8 miliardi di euro di profitti di base spazzati via dalla mossa dello Stato francese di limitare le bollette energetiche per famiglie e imprese al 4% quest’anno.

La strategia energetica della Francia

Il Governo francese ha dichiarato che sosterrà finanziariamente l’azienda. “Questa decisione di aumento di capitale dovrebbe aprire una nuova pagina nella storia di EDF”, ha detto venerdì ai giornalisti il ​​ministro dell’Economia e delle finanze francese Bruno Le Maire.

Il presidente Emmanuel Macron vuole che il gruppo rimanga la spina dorsale del sistema energetico francese e ha in programma di costruire nuove centrali atomiche nei prossimi decenni per soddisfare un previsto aumento della domanda di elettricità.

I 56 reattori atomici di EDF generano più di due terzi della produzione di energia del Paese.

La Francia è anche tradizionalmente un grande esportatore di elettricità, il che significa che i problemi di produzione di EDF tendono a ridurre la sicurezza dell’approvvigionamento nei Paesi vicini. Ciò a sua volta sta aumentando il prezzo dell’energia e dei permessi per le emissioni di carbonio nella regione.

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