Il PIL del Giappone mostra una crescita dell1.7%, ma il Nikkei rimane incastrato in una sessione sulle montagne russe sulla scia di yen e Wall Street.
Le Borse asiatiche perde terreno nella sessione di mercoledì: gli investitori tornano a focalizzarsi sul prossimo rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, mentre il Nikkei si sposta in negativo in una sessione sulle montagne russe.
Il Nikkei ha chiuso invariato (-0.05%), dopo aver oscillato per l’intera sessione in positivo e in negativo nonostante il PIL del Giappone abbia mostrato una crescita ben al di sopra delle attese.
Il mercato attendeva uno stimolo aggiuntivo all’economia da parte della Bank of Japan in caso di dato deludente - in altre parole, la cattiva notizia sarebbe stata invece buona per i trader.
Gli indici azionari sono poi saliti grazie alla concentrazione del mercato sui benefici di un rialzo dei tassi della Fed - una mossa che rafforzerebbe il dollaro americano. Tuttavia, lo slancio positivo sul mercato si è dimostrato di breve durata.
Nikkei sulle montagne russe, Giappone cresce dell’1.7%
Il PIL del Giappone mostra una crescita oltre le aspettative, un grande sostegno per i responsabili di Governo e BoJ assediati dalla lentezza dell’economia.
L’economia del Giappone cresce ad un tasso annualizzato dell’1.7% nel primo trimestre 2016, ben al di sopra delle attese degli analisti per una lieve crescita dello 0.3%,
Il rialzo segnalato dal Prodotto Interno Lordo inverte la contrazione del quarto trimestre 2015, il che significa che il Giappone - ancora una volta - ha evitato la recessione tecnica, definita come due trimestri consecutivi di crescita negativa.
La crescita oltre le attese suggerisce l’economia giapponese sta riuscendo a scrollarsi di dosso gli effetti del rallentamento in Cina e del rafforzamento dello yen, mentre la domanda interna mostra uno slancio più forte di quanto si pensasse.
Il buon dato del PIL è stato accolto con ottimismo da investitori e cittadini: il primo ministro Shinzo Abe era pronto ad aumentare a modificare il sistema fiscale qualora i dati avessero deluso.
Il governo del Giappone ha già annunciato 780 miliardi di yen in aggiunta al bilancio per aiutare la ricostruzione dopo un recente terremoto presso l’isola meridionale di Kyushu, ma è in programma anche un nuovo stimolo di diverse migliaia di miliardi di yen.
I dati sul PIL di questa notte riducono anche l’urgenza di annunciare uno slittamento dell’aumento della tassa sui consumi dall’8% al 10% - in programma per il prossimo anno.
Giappone: cresce il consumo, male gli investimenti
La crescita del Giappone consola anche la Bank of Japan - mostrando come l’economia stia crescendo più velocemente rispetto al trend di lungo periodo di circa lo 0.5% - anche se è improbabile che questo possa avere un effetto diretto sulla politica monetaria. La BoJ è ancora sotto pressione per aumentare lo stimolo a causa della forza dello yen in aumento e della debolezza dell’inflazione.
I consumi hanno contribuito con 1 punto percentuale alla crescita annualizzata, la spesa pubblica ha aggiunto lo 0.6% mentre il commercio ha pesato per lo 0.8% sulla crescita. L’aumento dei consumi è particolarmente incoraggiante perché indicano che l’aumento dei salari si sta trasformando in spesa.
Ma il tutto è stato in parte compensato dal calo degli investimenti, che hanno pesato lo 0.9%. Lo yen in aumento scoraggia le aziende ad investire nel Paese e mossa della BoJ di passare i tassi di interesse in negato lo scorso gennaio continua a pesare sulla propensione agli investimenti.
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