Giappone: BoJ non aumenta gli stimoli monetari e lo yen vola

Stanotte la Bank of Japan ha ribadito la propria intenzione di voler portare avanti l’attuale programma di allentamento monetario, senza però annunciare alcuna nuova misura ultra-espansiva per bilanciare l’effetto negativo stimato per il prossimo trimestre sull’economia nipponica a seguito dell’aumento dell’Iva all’8% dal 5%. La base monetaria continuerà, quindi, ad essere ampliata a un ritmo di 60-70.000 miliardi di yen all’anno. La borsa di Tokyo ha chiuso in lieve calo, con l’indice azionario Nikkei-225 che perde lo 0,2% a 14.042 punti. Lo scorso anno l’Abenomics aveva consentito al Nikkei di mettere a segno un rialzo superiore al 50%, mentre quest’anno la borsa giapponese perde più del 10%.

Stanotte in Giappone è stato pubblicato anche il dato sulla bilancia commerciale ad aprile. Il deficit delle partite correnti è diminuito a 808,9 miliardi di yen, dopo il rosso di 1.446 miliardi di yen del mese precedente. Gli analisti finanziari si aspettavano, però, un disavanzo minore di 646,3 miliardi di yen. Le esportazioni sono cresciute del 5,1% su base annua, meglio del 4,4% stimato dal consensus e dell’1,8% della rilevazione precedente. Le importazioni sono invece aumentate del 3,4% dopo il 18,1% del mese precedente, ma meno dell’1,2% atteso dagli economisti. Sul forex lo yen continua a macinare guadagni, anche in scia all’incertezza che si respira a Wall Street e sui mercati europei in attesa delle elezioni del 25 maggio.

Il tasso di cambio dollaro/yen è sceso in area 100,80, ai minimi da inizio febbraio scorso. Il cambio sembra proiettato verso il test della soglia psicologica di 100, anche se già in area 100,50 c’è un importante supporto. La perdita dell’area chiave di supporto di 101,20 dovrebbe, però, far crescere la pressione al ribasso nelle prossime ore, per cui non va escluso un deciso sell-off e l’approdo a 100 già tra oggi e domani. Il cross euro/yen, invece, è sceso a 138,20 sui minimi da oltre tre mesi. Tiene meglio il cross sterlina/yen, grazie alla forza della valuta di Sua Maestà, che è tornato in area 170,30 dopo la discesa a 169,80.