La Germania del dopo-Merkel che potenza economica sarà? Focus su tre sfide

Violetta Silvestri

6 Agosto 2021 - 15:25

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La Germania si appresta a iniziare l’era del dopo-Merkel: con quali prospettive per l’economia? La potenza europea riuscirà a mantenere il ruolo di motore economico senza la cancelliera?

La Germania del dopo-Merkel che potenza economica sarà? Focus su tre sfide

La Germania del dopo-Merkel continuerà a dominare l’Europa a livello economico?

La domanda inizia a farsi strada tra analisti e investitori, visto che la cancelliera lascerà l’incarico questo autunno dopo 16 anni al potere. Una svolta non solo politica quella tedesca, ma anche strategica, economica e diplomatica.

Al riguardo si sono pronunciati gli esperti di Goldman Sachs. Non c’è dubbio che la più grande economia europea venga lasciata dalla Merkel in una buona posizione per riprendersi dalla pandemia.

Tuttavia, la banca d’investimento statunitense ha affermato che ci sono almeno tre sfide economiche non facili per Berlino quando la cancelliera uscirà di scena.

Germania dopo la Markel: la sfida è green

Secondo le valutazioni di Goldman Sachs, “il prossimo governo deve affrontare un atto di equilibrio tra il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici del Paese e la raccolta dei benefici economici dalla transizione verde.”

Nel dopo-Merkel, la Germania sarà in grado di centrare gli ambiziosi obiettivi legati al clima senza compromettere la crescita?

La nazione si è prefissata alcuni dei target più radicali in Europa, promettendo di ridurre le proprie emissioni di gas serra del 65% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Le 27 nazioni dell’UE insieme hanno promesso di diminuire le emissioni del 55% in quel periodo.

Il piano climatico della Germania richiederà senz’altro un’azione efficace per aiutare i settori e i lavoratori più vulnerabili alla transizione, per garantire che non vengano emarginati.

Commercio ed esportazioni tedesche nel mirino

Un altro punto economico controverso, secondo gli esperti della banca USA, è la dimensione industriale e di grande potenza esportatrice che finora ha dato forza alla Germania.

Il punto di riflessione di Goldman Sachs è il seguente: “l’economia tedesca orientata all’esportazione sembra vulnerabile alle tendenze di de-globalizzazione in corso.”

La Germania è diventata la potenza economica dell’Europa grazie alle sue esportazioni. Nel 2019, l’export ha raggiunto il massimo storico di 1,33 trilioni di euro (1,57 trilioni di dollari). Questo numero è sceso a 1,21 trilioni di euro nel 2020 a causa della pandemia.

Si teme che i recenti problemi sulle catene di approvvigionamento, le richieste di protezionismo, l’uscita del Regno Unito dall’UE e un livello stagnante del commercio globale ostacoleranno le esportazioni tedesche.

Anche il FMI ha messo in guardia Berlino dai possibili rallentamenti dovuti alla carenza di input, specialmente per il settore automotive. Una sfida non da poco, quindi, quella del rilancio dell’industria votata all’export aspetta il dopo-Merkel.

La Germania dopo-Merkel sarà troppo anziana?

Un’ultima sfida per l’economia della potenza tedesca sarà, per Goldman Sachs, di tipo demografico.

Gli analisti hanno affermato che il Paese “sarà colpito più fortemente dall’invecchiamento della popolazione rispetto alla maggior parte delle economie avanzate, con un tasso di dipendenza in forte aumento nei prossimi decenni”.

Ciò comporterà sfide fiscali poiché una popolazione anziana probabilmente significherà maggiori costi per i servizi sanitari e di sicurezza sociale.

La Germania del dopo-Merkel dovrà sciogliere diversi nodi per restare sul podio delle potenze europee e mondiali.

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