G20 Cina: i temi caldi del summit. Quale ruolo per l’Italia?

Sara Catalini

3 Settembre 2016 - 07:03

Il G20 in Cina è alle porte: ecco quali sono i temi caldi, il programma del summit e il ruolo del nostro Paese al mega-vertice.

G20 Cina: i temi caldi del summit. Quale ruolo per l’Italia?

Il G20 in Cina è alle porte: ecco quali sono i temi caldi, il programma del summit e il ruolo dell’Italia all’incontro.

La Cina è pronta ad ospitare il 4 e il 5 settembre 2016 i venti leader mondiali protagonisti del vertice del G20 a Hangzhou. L’evento è attesissimo e si colloca in un mese decisivo per i mercati mondiali, ma quali saranno i temi e il programma del vertice?

C’è molto fermento per l’incontro del G20 in Cina, pronta più che mai ad ospitare i rappresentanti delle maggiori potenze globali: la città è operativa e blindata, fabbriche e strade sono chiuse al pubblico, segno che Pechino ha molto da perdere e altrettanto da guadagnare grazie a questo happening decisivo.

Il Paese punta a sfruttare il G20 per imporsi politicamente e diplomaticamente come Nazione in crescita assecondando le proprie ambizioni. Non si tratterà dunque solo di un confronto su questioni economiche delicate, ma questo G20 si preannuncia una vetrina internazionale per consolidare e stabilire nuovi legami geopolitici.

Il G20 made in China ha come slogan le "4 i" e l’imperativo categorico è "Costruire un’economia mondiale innovativa, vitale, collegata e inclusiva".

Sembra che il summit verterà su tematiche che preoccupano l’Occidente tanto quanto il continente asiatico: la contesa del Mar Cinese Meridionale e la guerra siriana, oltre a focalizzarsi sui conclamati punti chiave del vertice, come agevolare la crescita e rilanciare l’economia verde.

Il Consiglio e la Commissione Ue hanno diffuso oggi un testo congiunto che indica alcuni punti essenziali che verranno affrontati al G20, inoltre in una nota diramata dall’UE si chiarifica che il summit "deve essere una pietra miliare per la ripresa dell’economia mondiale".

I Paesi ospiti oltre la Cina saranno: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Turchia, Canada, Russia, Sud Africa, Argentina, Brasile, India, Indonesia, Australia, Messico, Arabia Saudita, Corea del Sud e Ue.

Il nostro Paese è in prima linea per ottenere il massimo da questi incontri a margine decisivi, il premier Matteo Renzi, a fronte dell’incontro con la Merkel a Ventotene, ha fatto sapere che presenterà L’Italia come una Nazione sempre più importante sullo scacchiere mondiale, deciso più che mai a imporsi come guida di un Paese leader.

Ma vediamo ora nel dettaglio quali saranno il programma dell’evento, i temi più caldi e gli ospiti maggiormente attesi per questo G20 cinese.

G20: agenda e temi caldi

L’UE ha rilasciato alcune precisazioni su quelli che saranno gli argomenti di maggiore interesse in questo G20.

La crisi internazionale dei rifugiati sarà un argomento in cima all’agenda, così come il rilancio del lavoro e degli investimenti per garantire la crescita economica globale.

Ci si aspetta un ampliamento nei piani per l’occupazione con un’attenzione particolare al lavoro giovanile e femminile.

Il terrorismo è uno degli argomenti cardine, si discuterà di finanziamento alle organizzazioni terroristiche e di realizzazione di un sistema monetario e finanziario mondiale resiliente in vista di uno sviluppo sostenibile.

G20: Obama al suo ultimo summit, parlerà di Apple ed evasione fiscale

Al G20 in Cina l’ospite più atteso è sicuramente il presidente USA Barack Obama, giunto al suo ultimo summit in qualità di presidente uscente.

La Casa Bianca ha fatto sapere che guiderà una discussione sull’evasione fiscale dopo la decisione della Commissione europea che ha ordinato alla Apple di restituire 14,5 miliardi di dollari di tasse non pagate all’Irlanda, oltre agli interessi.

Obama era salito al vertice di Londra con un messaggio chiaro. Per salvare il mondo dalla recessione dopo la crisi finanziaria globale, le più grandi economie del mondo dovevano lavorare insieme piuttosto che isolarsi.

Il vertice del G20 di Londra è stato un successo, c’era il grande pericolo che i Paesi si votassero al protezionismo per affrontare la crisi, ma Obama è stato contrario e decisivo nelle sue proposte.

Obama in Cina punterà a mettere in luce l’importanza di investire nell’occupazione e nel sostenere i redditi della classe media.

G20: il made in Italy è la chiave del rilancio economico nazionale

Matteo Renzi ritaglierà un posto d’onore al made in Italy in questo G20, tutto dedicato al potenziale italiano.

Renzi arriverà in Cina sabato mattina per un incontro bilaterale al di fuori del G20. Evento decisivo se si considera il forte scambio tra i due Paesi che nel 2015, secondo i dati Eurostat, hanno realizzato un ricavo di 38,6 miliardi dagli interscambi.

La Cina è ben predisposta al made in Italy, ora Renzi ha in programma di incontrare anche Jack Ma, fondatore di Alibaba, colosso delle vendite online, con lo scopo di arrivare a 50 miliardi di export agroalimentare entro il 2020.

In sostanza Renzi punta a rilanciare l’identità culturale italiana, sfruttando ogni occasione per intrecciare legami proficui.

È attesissimo infatti a margine del meeting, un altro incontro fondamentale tra il presidente turco Erdogan, Matteo Renzi, Merkel e il presidente francese Hollande.

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