Fusione FCA-Renault? Nissan: rapporti da rivedere con i francesi

Alessandro Venuti

03/06/2019

03/06/2019 - 15:18

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La proposta di fusione con Renault avanzata la scorsa settimana dal gruppo guidato da Mike Manley potrebbe essere rivista in quanto «altera in modo significativo» l’alleanza esistente tra Nissan e la casa francese

Fusione FCA-Renault? Nissan: rapporti da rivedere con i francesi

La Francia ha chiesto a FCA nuove ulteriori garanzie nella fusione con Renault, allo scopo di evitare tagli della forza lavoro e difendere l’interesse nazionale. È quanto riferito dal portavoce del Ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, il quale ha incontrato il Presidente di FCA, John Elkann, durante il weekend.

Le richieste francesi e l’incontro Elkann-Le Maire

Il governo francese con il suo 15% è il maggiore azionista di Renault. Per questo motivo ha chiesto ulteriori garanzie per accettare la fusione tra le due case automobilistiche (clicca qui per approfondire).

Le Maire durante l’incontro con John Elkann ha spiegato che c’è il consenso sulla fusione 50-50, ma la Francia avrebbe alzato la posta per l’eventuale nuovo gruppo combinato.

Il Paese d’Oltralpe, secondo quanto riferito dal portavoce del Ministero a Bloomberg, vuole la sede operativa del gruppo post fusione a Parigi, un dividendo speciale per gli azionisti di Renault, che detiene il 43% del partner dell’alleanza Nissan, e un seggio del governo francese nel Cda. Le Maire pretende anche garanzie per Jean-Dominique Senard, che dovrà restare CEO di FCA-Renault per almeno quattro anni.

Fusione Renault-FCA? per Nissan accordi da rivedere

Il CEO di Nissan, Hiroto Saikawa, prende posizione: «Se l’accordo si realizza, rivedremo la nostra relazione con Renault». La proposta di fusione, avanzata la scorsa settimana da FCA a Renault, va ad «alterare in modo significativo» l’alleanza esistente tra Nissan e la casa automobilistica francese, rendendo quindi necessaria «una revisione fondamentale» dei rapporti con il partner Renault.

Il manager giapponese riconosce, tuttavia, che la «potenziale adesione di FCA come nuovo membro dell’Alleanza potrebbe estendere il campo di collaborazione e creare nuove opportunità per sinergie».

Nissan analizzerà e prenderà in considerazione gli attuali rapporti contrattuali con Renault e le modalità per continuare a fare business in futuro, ha sottolineato Saikawa.

Alleanza a tre positiva se tutela tecnologia Nissan-Renault

Un dirigente di Nissan, che ha preferito rimanere anonimo, ha detto a Reuters che l’azienda è ottimista sull’allargamento della partnership a FCA nella misura in cui le sarà permesso di tutelare la tecnologia sviluppata negli ultimi due decenni assieme alla casa automobilistica francese.

Il manager ha detto di essere ottimista sulle possibili sinergie generate dalla condivisione del know-how di Nissan sulla guida autonoma, sull’elettrificazione e sulle tecnologie di contrasto ai gas serra.

L’eventuale fusione da 35 miliardi di dollari tra Renault e FCA «non darebbe comunque al gruppo capitanato da Mike Manley il diritto automatico di usare quelle tecnologie, delle quali ha bisogno per rispettare gli stringenti requisiti sulle emissioni e per competere meglio in un settore che i veicoli elettrici stanno trasformando», ha aggiunto il manager.

Nissan potrebbe rafforzare la sua quota e garantirsi maggior potere

Nissan potrebbe rafforzare la propria partecipazione in Renault, o nella nuova Renault-FCA, per avere più voce in capitolo nel modellare la futura alleanza.

«Andremo avanti a cooperare con FCA soltanto se potremo garantire benefici tangibili dalla condivisione di tecnologie con loro, e soltanto se potremo lavorare a condizioni che per noi sono soddisfacenti. Se Renault vuole perseguire questo affare, sentiamo il bisogno di valutare seriamente di sostenerli», ha concluso Saikawa.

A Piazza Affari le azioni FCA si attestano a 11,27 euro, in flessione dell’1,47%. All’Euronext Paris le azioni Renault rimangono in territorio positivo: +0,24% rispetto la chiusura di ieri. Alla Borsa di Tokyo le azioni Nissan guadagnano l’1,39% a 745 yen.

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