Fusione Bpm-Banco Popolare a un passo: arriva anche l’ok dei sindacati

Antonio Atte

15/07/2016

15/07/2016 - 09:09

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Fusione Bpm-Banco Popolare: i sindacati nazionali dei bancari difendono il progetto di aggregazione, prendendo le distanze da alcune frange interne dei pensionati.

Fusione Bpm-Banco Popolare a un passo: arriva anche l’ok dei sindacati

Fusione Bpm-Banco Popolare: per i sindacati si può fare - I sindacati nazionali dei bancari hanno espresso il loro parere positivo circa la fusione tra Bpm e il Banco Popolare, operazione che mercato e investitori internazionali si aspettano da tempo.

Ieri, tramite una nota unitaria, Fabi, Uilca, First/Cisl, Fisac/Cgil e le altre sigle hanno approvato il piano di aggregazione tra i due istituti di credito com’è stato finora disposto, prendendo le distanze da alcune fazioni di pensionati interne a Bpm, che avevano criticato le modalità con cui era stata impostato il progetto.

Per i sindacati nazionali del credito, la fusione tra Bpm e Banco Popolare

deve passare attraverso le consolidate e costruttive relazioni sindacali che caratterizzano il credito, a partire dalle trattative già in corso, che chiediamo si sviluppino in modo omogeneo, nell’ottica di agevolare la successiva aggregazione del personale.

Fusione Bpm-Banco Popolare, sindacati: no a licenziamenti e sì a nuova occupazione

La fusione, secondo le sigle, è

in linea con l’obiettivo di favorire soluzioni di rafforzamento del sistema del credito italiano, quale operazione che si propone di creare valore, crescita economica e sociale e tutela dei livelli occupazionali.

Confermare le soluzioni già adottate per l’uscita del personale, scongiurando il rischio licenziamenti e creando nuova occupazione, soprattutto a favore dei giovani: questo chiedono i sindacati, in vista di un’aggregazione che è ormai a un passo.

Fusione Bpm-Banco Popolare: assemblea straordinaria a ottobre

A ottobre, infatti, avrà luogo l’assemblea straordinaria che avrà il compito di dare il via libera al progetto di fusione tra Bpm e Banco Popolare. Inoltre, le sigle hanno negato preoccupazioni per la creazione della provvisoria Bpm spa, che almeno nei primi tempi dovrebbe assumere alcune funzioni proprie della vecchia Popolare di Milano.

Azioni Bpm e Banco Popolare in ribasso

In un mercato sempre più soggetto a speculazioni e sbalzi d’umore in vista dei decisivi risultati degli stress test EBA - che saranno resi noti il prossimo 29 luglio - le azioni Bpm e Banco Popolare registrano un ribasso a Piazza Affari.

Bpm perde l’1,09%, Banco Popolare l’1,37%. Nella seduta di ieri, invece, il titolo di Piazza Meda ha chiuso a 0,42 euro, con un rialzo del 3,4%. Banco Popolare si è portato a quota 2,34 euro, mettendo a segno un sonoro +5,49%.

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