Forze Armate: Esercito in prima linea per l’emergenza Coronavirus, ma sottopagati

Antonio Cosenza

18/03/2020

23/08/2021 - 11:54

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Coronavirus: nel decreto Cura Italia non ci sono risorse sufficienti per il personale dell’Esercito Italiano. Il duro sfogo del Co.Ce.R. Esercito.

Forze Armate: Esercito in prima linea per l’emergenza Coronavirus, ma sottopagati

Forze Armate: militari in prima linea per risolvere l’emergenza Coronavirus e pattugliare le strade, ma all’importanza del lavoro svolto da migliaia di militari non corrisponderà un’adeguata valorizzazione economica.

Ne è la conferma il decreto “Cura Italia” con il quale vengono stanziate le risorse straordinarie per far fronte all’emergenza. Risorse che in parte saranno destinate anche alle Forze Armate e di Polizia, ma non adeguatamente per rispondere a tutte le esigenze del personale in divisa.

Ecco perché alla pubblicazione del testo ufficiale del decreto “Cura Italia” segue segue una dura lettera indirizzata al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito con la delibera 14/2020 - (che potete scaricare e consultare di seguito) - del Co.Ce.R. sezione Esercito, il quale si è rivolto al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere maggiori tutele in merito all’emergenza Covid-19.

Pur sapendo che “alcuni argomenti specifici non rientrano nelle competenze della Rappresentanza Militare”, il Co.Ce.R. Esercito non ha potuto fare a meno di notare che le risorse stanziate per le Forze Armate nel decreto “Cura Italia” sono inadeguate, specialmente nella parte in cui si parla degli straordinari.

Il Co.Ce.R. ricorda che in questa situazione di emergenza si sta chiedendo un lavoro extra a tutti gli appartenenti a quei settori che negli ultimi anni sono stati soggetti ai tagli per la spending review; stiamo parlando di Sanità, Scuola e Forze dell’Ordine, i quali in questo periodo stanno dimostrando un “forte senso di responsabilità”. Se non fosse per questo, però, è molto probabile che avremmo assistito ad un “tracollo dell’intero sistema”.

Nonostante l’importanza del lavoro svolto, però, neppure con il Decreto “Cura Italia” c’è stata la giusta valorizzazione economica, come dimostrato da quanto previsto sul fronte straordinari.

DELIBERA 14/2020-CO.CE.R. Esercito
Clicca qui per scaricare la delibera con cui il Co.Ce.R. Esercito si rivolge allo Stato Maggiore per il riconoscimento di maggiori tutele nel periodo di emergenza da Covid-19.

Straordinari Forze Armate: le richieste del Co.Ce.R. nella delibera 14/2020

Come primo aspetto il Co.Ce.R. Sezione Esercito ricorda che con il decreto legge 9/2020 sono stati stanziati 4 milioni e 111 mila euro per le prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale delle Forze Armate e di Polizia. Lo stesso decreto aumenta di altre 253 unità il contingente di personale impegnato nelle Operazioni Strade Sicure, il quale - per un periodo di 30 giorni che probabilmente verrà prorogato - sale a 7.050 unità.

Alla luce di ciò si chiede l’intervento dello Stato Maggiore dell’Esercito affinché questo faccia leva sull’amministrazione per il riconoscimento di importanti tutele al personale che, anche in quest’occasione, è in prima linea per la tutela dei cittadini:

  • garantire il pagamento dello stesso numero di ore che vengono riconosciute al personale delle Forze di Polizia, ovvero 70 ore pro-capite;
  • consentire il pagamento totale dello straordinario (oggi il limite è di 21 ore) effettuato in questi 30 giorni di emergenza.

Solo in questo modo si eviterebbe una differenza di trattamento tra il personale militare e quello delle Forze di Polizia, impegnati nella stessa situazione e con un unico fondo da cui attingere per le risorse.

Forze Armate: gli “errori” del decreto “Cura Italia”

Il Co.Ce.R. poi ha messo in risalto l’ennesima “sperequazione messa in atto in queste ore ai danni del personale dell’Esercito. Nel dettaglio, con il Decreto “Cura Italia” (n°18/2020), precisamente nell’articolo 74, vengono stanziati 59.948.776 euro per Forze Armate e di Polizia, di cui 34.380.936 per il lavoro straordinario e 25.557.840 per gli altri oneri connessi all’impiego del personale.

Di questi 34 milioni, però, solo 1.757.335 interessano le Forze Armate per “l’impiego medico e paramedico e personale impegnato presso le sale operative”.

Per gli altri militari - a cui ricordiamo l’impiego è stato rimodulato in base all’emergenza Covid-19 - “non viene stanziato un euro”.

Per ulteriori 4.000 Forze di Polizia - ad ordinamento civile e militare - sono invece stanziate le risorse, per un periodo di tre mesi, per “70 ore di lavoro pro-capite con l’aggiunta di indennità per servizi esterni e relative spese di alberghi e vettovagliamento”.

Perché - si chiede il Co.Ce.R. - ancora una volta i soldati vengono “maltrattati da una politica insensibile verso gli operatori dell’Esercito”? Uno sforzo - da parte di tutti - è necessario, quanto mai in questo momento, sia per far sì che le norme introdotte per limitare il contagio funzionino correttamente, sia per tutelare la salute stessa dei militari impegnati in prima linea.

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