Forexinfo ha intervistato la MoneyFarm sui portafogli ETF: vantaggi, svantaggi, pericoli e previsioni future. Inoltre la MoneyFarm ha illustrato il nuovo servizio di ricezione e trasmissione ordini on line, il OneClick Advice. Ringraziando la MoneyFarm per la disponibilità pubblichiamo di seguito la loro l’intervista.
- Che cos’è un ETF e quali sono i vantaggi nell’investire in questo strumento finanziario?
Gli ETF sono fondi d’investimento a gestione passiva che hanno la finalità di replicare indici di mercato, i cosiddetti indici benchmark. Rispetto ai fondi comuni tradizionali gli ETF sono strumenti quotati sul mercato borsistico e presentano bassi costi di gestione e la massima trasparenza in tema di costi visto che l’investitore non è soggetto ad alcun tipo di commissione di ”entrata”, di “uscita” o di “performance”.
Gli ETF sono ottimi strumenti per garantire l’investimento diretto in mercati spesso non facilmente accessibili dal singolo investitore e grazie alla loro esposizione ad un paniere di titoli permettono una buona diversificazione di portafoglio.
Gli ETF sono quindi strumenti finanziari vantaggiosi per la loro versatilità nel processo d’investimento, le loro proprietà di diversificazione e la loro liquidità intrinseca.
- Come si compra e come si vende un ETF? In cosa consiste il servizio OneClick Advice offerto dalla MoneyFarm?
Gli ETF sono negoziati in tempo reale in Borsa e si comprano e si vendono come qualsiasi altro titolo di società quotata. I dati da fornire per la loro negoziazione sono simili a quelli di un titolo azionario ossia il codice ISIN dell’ETF, quantità e prezzo.
OneClick Advice è il primo servizio in Italia che unisce consigli d’investimento e acquisto titoli con un semplice click e si aggiunge all’offerta di consulenza di MoneyFarm.
La novità di OneClick Advice è che gli ordini si eseguono in un click e vengono autenticati via cellulare. Direttamente dalla piattaforma, sarà possibile mettere in pratica i suggerimenti degli esperti MoneyFarm per l’acquisto e la vendita di ETF sul mercato OTC. La compravendita dei titoli viene eseguita su MoneyFarm.com, usando un deposito titoli aperto in uno degli istituti partner (al momento Banca Ifigest) con un costo di 3,5 euro a transazione.
Gli ETF pagano dei proventi periodici?
Gli ETF sono a tutti gli effetti OICR – Organismi d’Investimento Collettivo del Risparmio- e come tali distribuiscono proventi periodici e si comportano in tema di distribuzione. Gli ETF possono decidere di reinvestire i dividendi – ETF ad accumulazione- oppure distriburli al possessore dello strumento – ETF a distribuzione-.
Anche se gli investitori hanno la tendenza di inseguire titoli con alti dividendi, nel caso di ETF a distribuzione è necessario che l’investitore presti una certa attenzione. Oltre all’inefficienza fiscale e alla sottrazione del dividendo percepito al meccanismo della capitalizzazione composta, l’ETF a distribuzione evidenzia ulteriori svantaggi quali il “Dividend Drag”- permanenza del dividendo percepito dai titoli nel conto dell’OICR fino allo stacco-; “Cash Drag”- permanenza del dividendo staccato sul conto dell’investitore prima del suo effettivo utilizzo e ulteriori costi di transazione dovuti al reinvestimento del dividendo.
- Gli ETF possono fallire facendo perdere al risparmiatore tutti i soldi investiti?
Gli ETF quotati su Borsa Italiana hanno un patrimonio separato rispetto alle società che hanno il compito di costituire, gestire e amministrare tali strumenti. In dettaglio le diverse case emittenti di ETF procedono concretamente all’acquisto di titoli che costituiscono l’indice di riferimento che si vuole replicare, nella medesima proporzione e peso percentuale che questi titoli hanno nel relativo indice. Una volta acquistato il paniere di titoli, esso viene trasferito presso una banca depositaria che a fronte di questa consegna rilascia certificati rappresentativi dei titoli ricevuti. Tali certificati vengono poi negoziati giornalmente in Borsa sotto forma di quote. Dietro la quota acquistata c’è difatto un paniere di titoli di cui la banca depositaria garantisce l’esistenza: gli ETF non sono quindi esposti a un rischio di insolvenza neppure nel caso in cui le società costituenti risultino insolventi. Il valore dell’ETF si azzera solo nel caso in cui tutte le imprese emittenti e componenti dell’indice di riferimento siano tute soggette al fallimento.
- Esiste un rischio di cambio per gli ETF che investono su mercati fuori dell’UE?
Gli ETF quotati su Borsa Italiana sono negoziati in Euro. Nel caso in cui l’ETF abbia come benchmark un indice denominato in valuta estera, l’investitore si espone implicitamente ad un rischio di cambio.
In dettaglio l’indice in oggetto è costituito da titoli denominati in valuta il cui rendimento è determinato non solo dal rendimento dell’indice di riferimento ma anche dall’apprezzamento o deprezzamento del tasso di cambio. Per neutralizzare tale rischio è consigliabile attuare una strategia di copertura o di hedge.
- Quali sono gli ETF più promettenti da mettere in watchlist per i prossimi mesi?
Riguardo alle opportunità di investimento in ETF per i prossimi mesi, gli operatori sono concentrati su tematiche quali la cosidetta “grande rotazione” dagli investimenti obbligazionari a quelli azionari, la “guerra” valutaria tra le principali aree monetarie e la recente sottoperformance del comparto materie prime e dei mercati emergenti.
I nostri portafogli sono accuratamente composti da ETF in grado di affrontare al meglio queste tematiche. Oltre alla scelta delle giuste classi d’investimento è inoltre necessario selezionare ETF di qualità attraverso criteri quali la liquidità, il tracking error, la qualità del collaterale, i costi di gestione e la casa emittente. Scelta che in MoneyFarm è il risultato di una vasta e continua attività di analisi del mercato e dei prodotti.
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