Il cambio dollaro/yen è a un passo dall’aggiornamento dei massimi a 7 anni. Grande attesa per le parole del premier Abe, che dovrebbe annunciare il rinvio dell’aumento IVA
Dopo un maxi-rimbalzo tecnico, dovuto alla pubblicazione del deludente dato sul pil del Giappone nel terzo trimestre (-0,4% dopo il -7,3% del trimestre precedente), sul forex lo yen è tornato a scendere con decisione ed è pronto ad aggiornare i minimi a 7 anni sul dollaro americano. La valuta nipponica rischia un nuovo pesante sell-off, in attesa delle parole del premier giapponese Shinzo Abe. Il leader di governo del paese del Sol Levante è pronto ad annunciare il rinvio dell’incremento dell’aliquota IVA dall’attuale 8% al 10%, in programma a ottobre 2015.
Ad aprile scorso l’IVA era stata aumentata all’8% dal 5%, provocando immediatamente il crollo dei consumi delle famiglie. Il Giappone, nonostante l’export abbia registrato progressi importanti con lo yen debole, è finito in recessione tecnica e ora teme di ripiombare in uno scenario recessivo e deflazionistico, come avvenne nel 1997 quando ci fu l’ultimo incremento dell’IVA. L’Abenomics è finita subito sulla graticola, ma il premier nipponico è pronto a sciogliere la Camera Bassa del Parlamento e a chiedere le elezioni anticipate per riuscire a ottenere la maggioranza assoluta per mettere a punto le sue strategie di politica monetaria e fiscale.
L’obiettivo di Abe è raggiungere un target di inflazione del 2%, ma allo stesso tempo evitare una prolungata recessione. Sul mercato valutario lo yen continua a perdere valore. Il tasso di cambio USDJPY ha da poco sfiorato quota 117, avvicinandosi tantissimo ai massimi a 7 anni toccati ieri a 117,05. Secondo molti esperti del forex il cambio dollaro/yen ha buone chance di salire fino a 120 entro fine anno, mentre per fine 2015 potrebbe esserci un allungo anche fino a 135. Negli ultimi due anni lo yen ha perso più del 40% del proprio valore rispetto al dollaro statunitense.
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