Forex: sterlina sui minimi annuali dopo Pmi servizi e in attesa dei tassi BoE

La sterlina sta evidenziando una marcata debolezza, dovuta principalmente alla pubblicazione avvenuta ieri mattina del dato relativo all’indice Pmi dei servizi nel Regno Unito. A ottobre l’indice è sceso a 56,2 punti (stima preliminare) dai 58,7 punti della precedente rilevazione. Gli analisti finanziari avevano invece prospettato solo un leggero calo a 58,5 punti. La debolezza degli ultimi dati macroeconomici pubblicati in Gran Bretagna sta rafforzando sempre più la convinzione che l’economia di Sua Maestà quasi certamente non riuscirà a crescere sui sorprendenti ritmi mostrati nella prima parte dell’anno.

Le aspettative di una crescita del pil britannico inferiore rispetto a quello del primo semestre allontanano sempre più la streta monetaria della Bank of England, chiamata oggi a esprimersi sul livello dei tassi di interesse nel Regno Unito. Attualmente il costo del denaro è fermo allo 0,5% sul minimo storico e anche oggi non sarà aumentato. Non dovrebbero esserci novità nemeno sul fronte del quantitative easing, che è sempre pari a 375 miliardi di pound all’anno. A questo punto l’istituto monetario di Londra aspetterà le prossime mosse della FED e della BCE, prima di avviare la stretta sui tassi.

Il board della BoE appare piuttosto compatto su questa soluzione, anche perché non sussistono motivi impellenti in grado di spingere l’istituto londinese ad alzare al più presto i tassi. Sul forex il tasso di cambio GBPUSD è sceso sui minimi da novembre 2013 a 1,5868, per poi recuperare con decisione nel corso della seduta. Il Cable è riuscito a riportarsi nuovamente in area 1,60, dove però ha trovato un’accanita resistenza dei venditori. Il cross EURGBP, invece, è sceso in area 0,78, mentre il rapporto di cambio GBPJPY ha aggiornato i massimi a sei anni sopra 184, approfittando della debolezza cronica dello yen.