Forex: sterlina rallenta dopo il rally. Economia resta forte, ma non scatta

L’economia del Regno Unito resta molto forte se confrontata con l’andamento degli altri paesi europei, in particolare dell’eurozona. La crescita del pil è rimasta stabile nel primo trimestre, confermata a +3,1% su base tendenziale e a +0,8% su base congiunturale. Tuttavia non è avvenuto un ulteriore scatto, quello necessario per far aumentare significativamente le aspettative di un aumento dei tassi di interesse nel Regno Unito prima del previsto. Il mercato si aspetta che il costo del denaro venga ritoccato dall’attuale minimo storico dello 0,5% solo a partire da febbraio 2015.

Restano, però, alcune incognite legate all’andamento del settore immobiliare - finito nel mirino dei vertici della Bank of England, che intravedono segnali di surriscaldamento nei prezzi delle abitazioni – e alla tenuta del sistema finanziario in caso di shock esogeni. Inoltre la forza della sterlina sui mercati internazionali ha frenato bruscamente l’export, che ha registrato un calo a -0,1% rispetto al +2,8% atteso dal mercato. Il dato sulle esportazioni ha avuto subito un risvolto importante sul pound, che ha cominciato ad arretrare dopo aver messo a segno guadagni settimanali notevoli sia su euro sia sul dollaro americano.

Sul forex il tasso di cambio sterlina/dollaro è stato respinto sull’area di resistenza di 1,6920, dopo aver messo a segno ben cinque sedute consecutive al rialzo. Il Cable ha frenato proprio mentre sembrava ormai vicino lo scatto decisivo verso l’area di resistenza di 1,70. La possibilità di raggiungere, ed eventualmente superare i top dell’anno di 1,6995 toccati lo scorso 6 maggio, resta comunque intatta, sebbene la ritrovata forza del dollaro e il lieve peggioramento del sentiment degli investitori possa allontanare i prezzi dalla soglia psicologica di 1,70. Il cross euro/sterlina, invece, ha aggiornato i minimi da inizio 2013 poco sotto 0,8086.