Forex: sterlina è un long? Ecco perché è destinata a salire nonostante la Brexit

Flavia Provenzani

6 Febbraio 2017 - 08:59

La sterlina si prepara ad un rimbalzo: i mercati sono ormai assuefatti alle notizie sulla Brexit, i trader tornano a concentrarsi sui fondamentali economici.

Forex: sterlina è un long? Ecco perché è destinata a salire nonostante la Brexit

La sterlina tornerà a salire dopo l’attivazione dell’articolo 50 da parte del Governo May oppure la valuta britannica è destinata ad una lenta e continua svalutazione?

La Bank of America ha consigliato ai clienti di prepararsi ad un importante rimbalzo della sterlina con i mercati che diventano sempre più assuefatti ad ogni novità sulla Brexit, concentrandosi invece sulla resilienza alla base dell’economia del Regno Unito.

Il team valutario della banca ha detto che ci potrebbe essere un ultimo crollo per la sterlina dopo l’attivazione dell’articolo 50 a marzo, che probabilmente porterà la valuta inglese ad un minimo di tre decenni a $1,15 contro il dollaro prima di riprendersi e tornare a salire entro la fine dell’anno.

"La sterlina sembra a buon mercato. Pensiamo che l’inizio del conto alla rovescia per la Brexit potrebbe rivelarsi essere il minimo e la possibilità di entrare long sulla sterlina",

hanno detto gli strategist Athanasios Vamvakidis e Kamal Sharma.

"Non abbiamo alcun dubbio che vi siano molti ostacoli politici ad attendere la sterlina negli anni a venire, ma dubitiamo che i mercati saranno in un perpetuo stato di panico su ogni notizia legata alla Brexit",

hanno detto.

La sterlina potrebbe risalire verso il suo “livello di equilibrio” post Brexit a $1,35, ed eventualmente salire a quota $1,40, a condizione che prevalga il buon senso e la Gran Bretagna riesca ad ottenere un accordo di transizione con l’UE per evitare uno shock commerciale.

Secondo la Bank of America i mercati hanno già prezzato una hard Brexit nella valutazione della valuta inglese.

La sterlina sarebbe normalmente "molto più forte" sulla base dei differenziali nei tassi di interesse e nei rendimenti dei titoli a due anni che tendono a guidare i mercati valutari.

Il tasso di cambio reale effettivo (REER) è quasi 20 centesimi al di sotto della media di lungo periodo sulla sterlina e corrisponde ora ai minimi storici visti l’ultima volta nel periodo più brutto della crisi finanziaria globale.

Il miglioramento sostenuto del mercato del lavoro e un mercato immobiliare stabile, in ultima analisi, potrebbero costringere la Bank of England a stringere la politica monetaria e aumentare i tassi di interesse.

La Bank of England ne è convinta: la sterlina tornerà a salire.

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