Non si ferma il rally della sterlina, che sta diventando una valuta rifugio sui mercati internazionali. Da inizio mese ha registrato un progresso del 4% sul biglietto verde
Il mese di giugno ha finora sorriso alla sterlina, che ha beneficiato di ottimi dati macroeconomici nel Regno Unito che segnalano una ripresa economica più forte del previsto. La moneta di Sua Maestà si sta dimostrando una valuta rifugio al riparo dalle turbolenze finanziarie provocate dall’incertezza sul futuro della Grecia. La solidità del pound deriva da un’economia britannica in salute, che sembra ormai essersi messa alle spalle il periodo buio degli anni scorsi durante i quali è stata sperimentata la peggiore crisi economica della storia.
La recessione appare un ricordo lontano e lo stesso vale per lo spauracchio della secessione della Scozia. La Gran Bretagna guarda con fiducia al futuro, forte di un mercato del lavoro in grande spolvero come dimostrato dal recente dato sull’occupazione. Nel primo trimestre il paese ha creato quasi 120mila nuovi posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione si è confermato sui livelli più bassi degli ultimi 6 anni al 5,5% (lo stesso degli Stati Uniti). La sterlina sta beneficiando di questi dati, mentre la Bank of England attende solo il primo ritocco verso l’alto dei tassi da parte della FED per avviare la stretta monetaria.
Sul forex il pound è apparso in grande forma nelle ultime tre settimane. Il tasso di cambio sterlina/dollaro ha guadagnato il 4% da inizio mese, passando da area 1,5280 a 1,5930. Il Cable ha così recuperato il 50% di tutte le perdite accumulate dai top di metà luglio 2014 fino ai minimi di 1,4565 di metà aprile scorso. Qualche analista valutario inizia, però, a ravvisare uno stato di ipercomprato, in prossimità della soglia psicologica di 1,60. Il cambio è salito sui massimi degli ultimi 7 mesi, per cui potrebbe quantomeno starci una fisiologica correzione dei prezzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA