Forex, euro-dollaro: moneta unica in discesa, preoccupa la Grecia

Flavia Provenzani

11 Maggio 2015 - 15:15

Euro debole contro dollaro, yen e sterlina a causa dei colloqui dell’Eurogruppo; preoccupa la situazione della Grecia. Il dollaro USA è ancora sostenuto dal report del lavoro.

Forex, euro-dollaro: moneta unica in discesa, preoccupa la Grecia

L’euro rimane debole contro le altre valute principali nel forex trading nella giornata di lunedì; crescono nuove preoccupazioni sul futuro della Grecia nell’Eurozona in vista dei colloqui tra i ministri delle finanze dell’Eurogruppo e Atene nel corso della giornata.

Il cambio euro-dollaro (EUR/USD) è sceso dello 0.60% a quota 1.1144, in calo dai massimi di due mesi a 1,1391 raggiunti lo scorso giovedì.

Atene fa fatica a trovare un accordo con i suoi creditori internazionali sul piano di riforme utile per accedere a nuovi fondi di salvataggio ed evitare una crisi di liquidità.
In vista dei colloqui, il Governo della Grecia ha riferito di essere ancora speranzoso nel riuscire a registrare dei progressi, ma i funzionari dell’Eurozona hanno risposta che ancora molte questioni rimangono irrisolte.

La Grecia dovrebbe rimborsare circa 770 milioni di euro al Fondo monetario internazionale domani.

Un alto funzionario del FMI ha riferito domenica di stare lavorando con i “vicini” della Grecia nell’Europa sud-orientale su un piano di emergenza in caso di un default del Paese.

L’euro ha aumentato le perdite anche contro lo yen e la sterlina, con il cambio EUR/JPY giù dello 0.38% a 133,63 e EUR/GBP in perdita dell’1.11% a quota 0.7182 .

La sterlina ha mostrato una leggera reazione dopo che la Banca d’Inghilterra ha mantenuto la politica monetaria invariati al termine della riunione di due giorni lunedì, in vista del report trimestrale sull’inflazione che sarà pubblicato mercoledì.

La Bank of England arriva da un lungo silenzio dovuto alla corsa alle elezioni nel Regno Unito.

Il dollaro rimane sostenuto dai dati che venerdì hanno mostrato l’economia americana aggiungere 223.000 posti di lavoro nel mese di aprile, più o meno in linea con le previsioni.

Ma il report sui NFP di marzo è stato rivisto al ribasso mostrando una creazione di soli 85.000 posti di lavoro, il risultato più basso da Giugno 2012.

I dati non si sono rivelati abbastanza forti da modificare le aspettative che la Federal Reserve manterrà invariati i tassi di interesse ai minimi storici fino agli ultimi mesi dell’anno.

L’indice del dollaro USA, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è salito dello 0,33% a 95,22, lontano dal minimo di due mesi della scorsa settimana a 93.96.

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