Forex, euro-dollaro in salita dell’1%: deboli le vendite al dettaglio USA

Flavia Provenzani

14 Aprile 2015 - 17:57

Il cambio euro dollaro torna a salire dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio più deboli del previsto. L’euro sale più dell’1% contro il dollaro USA.

Forex, euro-dollaro in salita dell’1%: deboli le vendite al dettaglio USA

Cosa è successo il cambio euro dollaro dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti?

L’euro guadagna terreno contro il dollaro USA debole, rimbalzando dai minimi di un mese, dopo che i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno deluso le aspettative del mercato.

Il cambio euro dollaro EUR/USD è salito dell’1.06% a quota 1.0678, dal minimo della giornata a 1.0532.

Come abbiamo visto sul Calendario Economico aggiornato in tempo reale, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito che le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,9% a marzo, il più grande guadagno in più di un anno. Ma il risultato è al di sotto del consensus previsto per un aumento dell’1,0%.

I dati hanno assottigliato le aspettative per un rialzo dei tassi a metà anno da parte della Federal Reserve, mandando il dollaro USA ai minimi contro le altre valute forex.

Per conoscere gli effetti del dollaro debole sul dollaro USA, leggi anche: Prezzo del petrolio in aumento: previsto calo di produzione negli USA, dollaro debole

In un report separato, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,2% a marzo, il primo guadagno in cinque mesi e in linea con le previsioni.

Nel confronto anno su anno, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,8% a marzo, ancora in linea con le previsioni.

L’euro rimane sostenuto dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha sollevato le sue previsioni di crescita per la zona euro nel 2015 dall’1,2% all’1,5%. Il Fondo ritiene che l’euro debole e il calo dei prezzi del petrolio sosterranno la crescita.

Il FMI ha lasciato le sue previsioni per la crescita globale di quest’anno invariate al 3,5%, ma ha avvertito che la ripresa è "moderata e incostante".

L’indice del dollaro statunitense, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei principali valute, è sceso dell’1,16% a 98,6.

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