Il cambio dollaro/yen è vicinissimo a quota 120, target indicato da molti analisti per l’anno in corso. Intanto i sondaggi vedono Abe nettamente favorito per la riconferma a premier
Lo yen resta una delle valute più deboli sul forex, con un processo di deprezzamento che si avvicina molto a quello mostrato negli ultimi due anni da numerose monete di mercati emergenti (rublo, peso argentino, real brasiliano, etc.). A tenere sotto scacco la valuta nipponica è la politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan, rafforzata sul finire di ottobre con un ampliamento della base monetaria a 80 trilioni di yen all’anno. Il tasso di cambio dollaro/yen è sui massimi degli ultimi 7 anni e ormai a un passo dal raggiungimento della soglia psicologica di 120, indicata da molti esperti del forex come target per l’anno in corso.
Il cambio dollaro/yen ha accelerato nuovamente negli ultimi giorni, dopo una breve fase di correzione avvenuta sul finire di novembre. Negli ultimi quattro mesi il cambio ha guadagnato il 17%, mentre negli ultimi tre anni la performance è addirittura pari al 55%. Secondo gli esperti la debolezza dello yen è riconducibile anche alla probabile conferma di Shinzo Abe a premier del Giappone. Dopo aver annunciato le elezioni anticipate per il 14 dicembre, a seguito della caduta in recessione tecnica del paese, erano sorti dubbi sulle reali potenzialità dell’Abenomics.
Secondo i più recenti sondaggi, i giapponesi sarebbero comunque propensi a dare ancora fiducia al leader del partito nazionalista dei liberaldemocratici che dovrebbe così ottenere una schiacciante vittoria alla Camera Bassa. L’Abenomics andrà avanti e il premier ha intenzione di rafforzare le misure straordinarie per uscire dalla recessione e portare il prima possibile il tasso di inflazione al target del 2%. Intanto stamattina alla borsa di Tokyo l’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con un rialzo dello 0,94% a 17.887 punti. Il cambio dollaro/yen ha toccato un massimo intraday a 119,95.
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