Non si ferma la caduta del dollaro neozelandese, appesantito dal recente taglio dei tassi della RBNZ (di un quarto di punto). Nuovi cali in vista nei prossimi giorni
Il dollaro neozelandese ha subito pesanti vendite negli ultimi due giorni, in scia al taglio dei tassi di interesse messo a punto dalla Reserve Bank of New Zealand (RBNZ). La banca centrale del secondo paese oceanico più importante ha abbassato il livello del costo del denaro di 25 punti base al 3,25%, per la prima volta dal 2011. Gli analisti finanziari sono convinti che la RBNZ procederà presto con nuovi haircut ai tassi, anche perché tra gli obiettivi della banca centrale neozelandese c’è l’indebolimento della propria valuta.
Sul forex il tasso di cambio NZD/USD, il cosiddetto Kiwi, è crollato fin sotto 0,70, aumentando le perdite accusate già nella seduta di ieri. La quotazione è scesa oggi fino a 0,6966, che corrisponde al minimo più basso dall’estate del 2010. Ieri il Kiwi era salito fino a toccare un top intraday a 0,7230, poi si è sbriciolato fin sotto 0,6970 perdendo così il 3,7% dai massimi della seduta di ieri. La valuta oceanica ha perso molto anche nei confronti dell’euro, scendendo sui bottom di fine dicembre scorso.
Il tasso di cambio EUR/NZD, che solo il 21 aprile scorso toccò un minimo importante a 1,3880, è volato fino a 1,6144, segnando una performance del 7% circa nel giro di un mese. Il cross è comunque molto volatile, per cui le escursioni di prezzo giornaliere sono spesso molto significative a causa di una minore liquidità negli scambi. Gli analisti valutari ritengono che il valore della divisa neozelandese possa diminuire ancora da qui a fine anno, anche a causa delle attese di rallentamento della Cina e di bassi prezzi delle commodity.
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