Buon momento per la moneta oceanica, che approfitta della stabilizzazione della politica monetaria dopo una lunga fase ultra-espansiva della RBA. L’Aussie può salire ancora nelle prossime settimane
Il valore del dollaro australiano è tornato ad aumentare nelle ultime settimane, dopo una lunga fase negativa che dura ormai dalla primavera del 2013. Più di recente, da settembre 2014 - quando l’Aussie valeva circa 0,9350 - fino ad agosto scorso, quando la quotazione crollò sui minimi pluriennali di area 0,69, il deprezzamento del tasso di cambio AUD/USD aveva raggiunto il 35%. Poi è iniziata una risalita dei corsi, fino agli oltre 0,73 attuali. Cosa è cambiato?
La Reserve Bank of Australia ha abbandonato i toni eccessivamente accomodanti, che la avevano contraddistinta nei mesi precedenti, per far posto a un approccio più neutrale sulle strategie future di politica monetaria. La RBA ha anche dichiarato in diverse occasioni che il cambio del dollaro australiano ha praticamente raggiunto il suo fair value, senza contare poi che i tassi di interesse non sono stati più tagliati dal minimo storico del 2%.
Anche ieri la RBA ha deciso di mantenere invariato l’overnight rate, alla luce dei significativi miglioramenti dell’economia australiana, in particolare per quanto concerne l’andamento del mercato del lavoro, del pil e dell’inflazione. L’Aussie ha mostrato una buona forza relativa, nonostante il rally generalizzato del biglietto verde nei confronti delle monete più importanti e la costante caduta dei prezzi delle materie prime (l’indice CRB è sceso sui minimi dal 2002, ndr).
Tra l’altro la moneta di Sidney si sta rafforzando molto nei confronti di una serie di valute, facendo presagire un deciso cambio di rotta nelle scelte degli investitori. Il cross EUR/AUD è sceso sotto 1,45, sui minimi a 5 mesi, mentre il cross AUD/JPY è volato in area 90 ai top da fine agosto. Il cambio AUD/USD, ovvero quello più seguito e commerciato dai forex trader, potrebbe spingersi subito fino alla resistenza di 0,7380, per poi tentare l’assalto decisivo fino alla successiva area chiave posta tra 0,7550 e 0,76.
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