Forex: cambio Dollaro/Franco rischia il sell-off fino a 0,90

Fino al termine del mese scorso il tasso di cambio Dollaro/Franco svizzero sembrava inarrestabile, tanto da passare da area 0,95 fino a 1,03 in poco più di un mese. Il boom del cambio USD/CHF aveva spinto i prezzi oltre la parità e sui livelli più alti dall’estate del 2010. Tuttavia, a partire da inizio dicembre è avvenuta una inattesa inversione del trend, che ha fatto scattare una pioggia di vendite con ritorno in area 0,98. Il ritorno dei prezzi al di sotto della parità è un segnale tecnico importante: gli “Orsi” hanno ripreso in mano il controllo del mercato.

La forte discesa delle quotazioni può essere spiegata in parte con le prese di beneficio sul dollaro americano dopo tanta corsa e in parte con il ritorno del clima di avversione al rischio, che come sempre favorisce valute rifugio come il franco svizzero e lo yen giapponese. Da un punto di vista tecnico si può parlare tranquillamente di una “bull trap” sui massimi pluriennali di area 1,0240 – 1,0330. Il breakout rialzista della zona di resistenza di lungo periodo è fallito e i “Tori” sono strati costretti a tirare i remi in barca, lasciando ampio margine di manovra ai venditori.

Il sell-off è stato molto violento e i prezzi hanno dimostrato per ora di non essere in grado di tornare al di sopra della parità. A questo punto, soprattutto in caso di deterioramento del sentiment degli investitori, la quotazione potrebbe scendere sotto 0,98 e puntare dritto al successivo supporto di area 0,95. Il crollo del tasso di cambio USD/CHF, il cosiddetto “Swissy” nel gergo dei trader delle sale operative, potrebbe essere la grande sorpresa del 2016: la quotazione potrebbe atterrare sul supporto chiave di lungo periodo di 0,9070. In pratica, dai valori correnti, avverrebbe un deprezzamento vicino al 9%.