Tempi duri per la sterlina, che paga il clima di risk aversion, il rischio Brexit e le attese di rallentamento dell’economia britannica. Cable ai minimi dal 2010 a 1,45
La sterlina britannica è stata una delle valute più vendute nelle ultime settimane, complice le attese di una crescita inferiore del previsto in Gran Bretagna e il rischio “Brexit”, che potrebbe avere ripercussioni molto negative sia per l’economia di Sua Maestà sia per il rating sovrano. La moneta britannica è scesa sui minimi dall’estate del 2010 sul biglietto verde, mentre nei confronti dello yen ha sperimentato un consistente sell-off in pochi giorni. E’ andata male anche nei confronti dell’euro, che ha messo il pound alle corde facendolo arretrare sui livelli più bassi da quasi tre mesi.
Il tasso di cambio GBP/USD, il cosiddetto “Cable” per i forex trader delle sale operative, è passato da area 1,50 a poco più di 1,45 nel giro di un mese segnando una performance negativa del 3,5%. Dai top di area 1,72 dell’estate del 2014, il “Cable” è arrivato a perdere quasi il 18% del suo valore. Ora, però, potrebbe esserci un rimbalzo tecnico importante, visto che il cambio GBP/USD ha raggiunto la zona di supporto di medio-lungo periodo posta in area 1,4560 (vedi weekly chart in basso). Da un punto di vista tecnico, osservando il daily chart, si può notare la formazione di una candela “pinocchio” di esaurimento del trend, che potrebbe favorire quantomeno un rimbalzo fino a 1,48 prima e 1,50 poi.
La ripresa delle quotazioni non sarà facile: molto dipenderà dall’andamento generale del biglietto verde e dal sentiment degli investitori (che in genere penalizza il pound nelle fasi di sell-off sui mercati finanziari). Per quanto riguarda il cross Euro/Sterlina, la quotazione ha raggiunto 0,7480, il livello più alto da metà ottobre scorso. Dai bottom del 18 novembre di 0,6980, il cross ha realizzato un guadagno del 7%. Ora, però, non sarà facile scardinare la resistenza di medio periodo posta intorno a 0,75. Il cross Sterlina/Yen, invece, si è inabissato fino a 170,75, a seguito della perdita del supporto chiave di 180. Qui in un mese è avvenuto un crollo dell’8%. Appare possibile un ulteriore approfondimento bearish fino a 168 prima e 165 poi.
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