Forex: Sterlina ai minimi da metà 2010. Ecco fin dove può scendere

Nicola D’Antuono

13 Gennaio 2016 - 17:42

Momento molto difficile per la sterlina, che attende il responso della BoE sui tassi nella giornata di domani. Il pound è ai minimi dal 2010 sul biglietto verde, ma la corsa al ribasso potrebbe non essere giunta al capolinea

Forex: Sterlina ai minimi da metà 2010. Ecco fin dove può scendere

Il 2016 è iniziato nel peggiore dei modi per la sterlina, che è di gran lunga una delle monete appartenenti al novero dei paesi sviluppati più vendute in assoluto. La valuta di Sua Maestà paga le aspettative di rallentamento economico maggiori del previsto, il rischio Brexit e quello legato alla potenziale bolla immobiliare in numerose grandi città britanniche, l’eccessivo indebitamento privato e le attese di mantenimento dell’attuale politica monetaria ultra-accomodante da parte della Bank of England per tutto il 2016. Sul forex il tasso di cambio Sterlina/Dollaro è sceso in area 1,4350, sui livelli più bassi da metà 2010.

Il pound se la passa molto male anche nel rapporto di cambio contro euro e yen. Il cross Euro/Sterlina è salito fino a 0,7550 e a questo punto sembra ben posizionato tecnicamente per approfondire il rialzo fino alla prossima resistenza chiave di medio periodo posta intorno a 0,7750. Non va escluso nemmeno un boom fino a 0,80, sebbene al momento solo pochi analisti valutari ritengono sia realmente una strada percorribile, quantomeno nella prima parte dell’anno in corso. Il cross Sterlina/Yen, invece, è crollato senza freni, passando da area 185 di fine novembre a 169. Ciò vuol dire che in questo arco temporale il cross GBP/JPY è arrivato a perdere quasi il 10%.

Graficamente questo cross sembra essere destinato a ulteriori approfondimenti bearish, probabilmente fino a quota 165. Per quanto riguarda il cambio GBP/USD, il cosiddetto “Cable” - il più seguito tra i trader valutari che operano sulla moneta britannica - c’è il rischio che l’area di supporto di lungo periodo di 1,4350 possa cedere da un momento all’altro favorendo così un sell-off davvero notevole fino al successivo supporto di 1,35, toccato l’ultima volta nel 2009 dopo lo scoppio della crisi dei mutui subprime. Intanto domani si riunisce il board della BoE. Nessuna novità in vista: i tassi di interesse sono attesi ancora al minimo storico dello 0,5%, mentre il piano di acquisto asset a 375 miliardi di pound all’anno.

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