Forex: Euro/Dollaro sfiora 1.2991. Il sentiment non perdona

Federica Agostini

01/03/2013

Forex: Euro/Dollaro sfiora 1.2991. Il sentiment non perdona

Dopo una mattinata di dati deludenti dalla zona Euro, con l’inflazione scesa inaspettatamente al 1.8%, la disoccupazione in aumento e il contorno fatto di market mover da Italia e Spagna al di sotto delle aspettative, sul Forex il cambio Euro/Dollaro è sceso in zona 1.3010, dopo aver raggiunto nelle prime fasi della sessione Europea la soglia 1.3090, per poi scendere ancora e sfiorare la linea 1.2991.

Lotte sul cambio

Il cambio Euro/Dollaro continua ad essere combattuto; i mercati sono particolarmente nervosi per la situazione politica italiana, che risuona su tutte le prime pagine del mondo.

Durante la sessione asiatica il cambio si è consolidato in zona 1.3070, per poi rimanere lo stesso "combattuto" durante l’avvio della sessione Europea. Al momento, invece, gli scambi avvengono nel range tra 1.3030 e 1.3010. Ma potrebbe essere in fase di test il supporto a 1.30.

Nel primo pomeriggio è attesa la pubblicazione dell’indice PMI manifatturiero del ISM, un market mover molto importante che potrebbe dare ulteriori spinte direzionali al cambio.

Il sentiment non perdona

Sono numerosi i freni alla positività degli investitori sul cambio:

  • Il contesto politico in Italia è incerto e dibattuto (oggi il The Economist ha dedicato la copertina a Berlusconi e Grillo), per l’Italia si teme l’ingovernabilità e l’instabilità non è mai gradita ai mercati;
  • I dati fondamentali dalla zona Euro oggi sono stati rilevati tutti al di sotto delle aspettative. In Italia la disoccupazione raggiunge un nuovo record storico e nell’Eurozona sfiora il 12% (11.9). L’inflazione è scesa al 1.8%, sebbene le stime prevedessero che rimanesse costante al 2.0%. Insomma, questa mattina dal calendario economico erano previsti diversi market mover per l’Euro, tutti di medio impatto, ma che insieme e con questi numeri, non possono non pesare sulle già gravi incertezze riguardo al futuro della zona Euro: avremo presto una nuova crisi?
  • Al momento gli Stati Uniti non sono al centro del ciclone, i numeri dei market mover indicano una debole, talvolta inesistente crescita, ma la Federal Reserve non perde occasione per ribadire la sua presenza, nonostante si parli con maggiore frequenza degli effetti latenti dell’allentamento monetario e di quando, in teoria, questo dovrebbe finire.

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