Forex: CHF resta molto forte, ma la SNB non interverrà

Nicola D’Antuono

20 Giugno 2015 - 07:01

Le tensioni sui mercati per il rischio Grexit stanno favorendo il franco svizzero, che la SNB ritiene però sopravvalutato. Il cross tra euro e franco è tornato in area 1,04

Forex: CHF resta molto forte, ma la SNB non interverrà

Il franco svizzero resta una delle valute più acquistate del momento sul mercato forex, complice anche il suo status di asset rifugio in una fase caratterizzata da una profonda incertezza per il futuro economico-finanziario della Grecia. In attesa di conoscere definitivamente il destino di Atene (Grexit sì, Grexit no), la divisa rossocrociata continua a mostare i muscoli contro euro e dollaro americano nonostante la banca centrale elvetica abbia ribadito più volte che la moneta risulta nettamente sopravvalutata rispetto al suo fair value.

L’istituto monetario di Berna ritiene che la forza del franco sia dovuta principalmente a fattori macro attualmente penalizzanti sia per la moneta unica (rischio default della Grecia) che per il biglietto verde (incertezza sulle tempistiche relative all’aumento dei tassi di interesse negli USA). Il governatore della SNB (Swiss National Bank), Thomas Jordan, ha affermato che l’istituto centrale di Berna è pronto a intervenire attivamente sul mercato dei cambi per vendere valuta domestica in cambio di monete straniere (principalmente euro).

Tuttavia la SNB, non avendo alcuna intenzione di ingrossare i propri attivi in bilancio e dopo aver abbandonato già il cambio fisso di 1,20 con l’euro, potrebbe restare per un po’ alla finestra continuando però a portare avanti la politica monetaria attuale fatta di tassi negativi. Il tasso di interesse sui depositi a vista è stato confermato a -0,75%, mentre il corridoio obiettivo del tasso Libor a 3 mesi resta bloccato tra -1,25% e -0,25%. Sul fronte macro, il pil del primo trimestre in Svizzera dovrebbe crescere dello 0,8% (qualcosina in meno di quanto prospettato tre mesi fa).

Sul forex il tasso di cambio EUR/CHF è sceso sui minimi da oltre due settimane in area 1,04, dopo aver tentato invano di superare l’ostacolo tecnico di 1,0550. Il cross dovrebbe ora continuare a muoversi lateralmente, spingendosi con tutta probabilità sui supporti di breve-medio periodo posto tra 1,03 e 1,0280. Difficile immaginare un ritorno sulla parità in tempi brevi, mentre questo scenario potrebbe manifestarsi in caso di forte peggioramento della crisi economico-finanziaria in Grecia. Il cambio USD/CHF, invece, è sceso giovedì sui minimi a un mese in area 0,9150.

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