Altra giornata importante sui mercati per questo 7 giugno 2013: durante la mattinata avremo dati dall’Eurozona e dal Regno Unito, ma i veri protagonisti di oggi saranno i market mover sul mercato del lavoro negli Stati Uniti.
In mattinata
Durante la mattinata avremo due dati di medio impatto dall’Eurozona, in particolare dalla Germania:
08:00 - EUR Bilancia commerciale tedesca, per la quale gli analisti prevedono una riduzione del surplus da 17.6 miliardi a 16.5 miliardi.
12:00 - EUR Il dato sulla produzione industriale in Germania, pur essendo considerato di medio impatto, sarà strettamente tenuto in considerazione. Rispetto al precedente rilevamento, la produzione non dovrebbe subire variazioni. Un dato di poco conforto per l’economia più grande della zona Euro, soprattutto se dovesse riportare un valore inferiore alle aspettative. Eventualità che si rivelerebbe ribassista per il mercato dell’Euro.
Segnaliamo inoltre dal Regno Unito:
10:30 - GBP Pubblicazione della bilancia commerciale del Regno Unito, il deficit, secondo gli analisti, passerà da 9.1 miliardi a 8.8, ma se la riduzione dovesse essere significativamente maggiore allora potrebbero esserci spinte rialziste per la sterlina.
Nel Pomeriggio
Nel pomeriggio saranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro in Canada (ore 14:30 tasso di disoccupazione stimato 7.2%, invariato rispetto al mese scorso), ma il vero evento della giornata saranno i due market mover dagli Stati Uniti:
14:30 - USD Attesissima la pubblicazione dei Non Farm Payrolls, il rapporto sull’andamento del mercato del lavoro USA dovrebbe mostrare che il ritmo delle assunzioni è rimasto pressoché invariato rispetto allo scorso mese, con un aumento delle assunzioni per un totale d 167 mila unità contro le 165 del mese precedente.
14:30 - USD Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, l’altro grande market mover di questa giornata. Secondo gli analisti il tasso di disoccupazione USA dovrebbe rimanere invariato al 7.5%, ma i partecipanti del mercato saranno attentissimi alla minima variazione. Arrivati a questo punto tutti vogliono sapere se e quando la Federal Reserve intenda diminuire il passo del quantitative easing e il mercato del lavoro è il primo
In ogni caso, ricordiamo che qualsiasi dato implichi l’aumento dell’occupazione, oltre le attese degli analisi, tende in generale ad avere un effetto rialzista sulla valuta di riferimento, tanto più quando si tratta dell’economia e della valuta statunitense.