Fondo Atlante, Guzzetti (Cariplo) contro BNP e Crédit Agricole: “Non hanno messo i soldi”

Antonio Atte

26/10/2016

26/10/2016 - 18:08

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Secondo Giovanni Guzzetti, numero uno di Cariplo, il Fondo Atlante è stato un po’ abbandonato a se stesso. Ecco perché.

Fondo Atlante, Guzzetti (Cariplo) contro BNP e Crédit Agricole: “Non hanno messo i soldi”

Il fondo Atlante ha finora svolto una funzione decisiva per la stabilità del sistema bancario italiano ma al momento sembra abbandonato al suo destino, visto che non tutti i soggetti aderenti hanno versato nelle sue casse la quota inizialmente pattuita.

A dirlo è Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri (l’associazione delle Fondazioni), tra i promotori del fondo ideato da governo e banche per sostenere gli istituti di credito del Belpaese nelle proprie operazioni di ricapitalizzazione e favorire la gestione dei crediti in sofferenza dell’intero settore.

A margine di un evento a Roma, Guzzetti ha sottolineato:

“Ci inventiamo strumenti buoni però li abbandoniamo al loro destino. Se ad Atlante non dai soldi, cosa fa Atlante? Atlante ha svolto una funzione fondamentale”.

Fondo Atlante: Guzzetti contro BNP e Crédit Agricole

Guzzetti ce l’ha con le banche straniere e in particolare con le francesi Crédit Agricole e BNP Paribas, le quali

“operano in Italia con banche che hanno Npl e non fanno solidarietà per tutto il sistema. Ho partecipato alle riunioni ma purtroppo retrospettivamente avrei fatto meglio a non andare. Ho costretto amici e colleghi a mettere 536 milioni. Erano chiari obiettivo e finalità ed era chiaro chi doveva mettere soldi, le banche straniere non li hanno messi”.

Il presidente della Fondazione Cariplo ha spiegato che

“i soldi che dovevano arrivare in elenchi che avevamo compilato diligentemente ai massimi livelli non sono arrivati. Chi si è comportato bene è stata Allianz”.

Fondo Atlante: ecco chi ha contribuito

La dotazione iniziale del Fondo Atlante ammonta a 4 miliardi di euro. Le fondazioni hanno investito complessivamente 500 milioni nel progetto, mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno contribuito con 850 milioni a testa. La cifra restante è arrivata da compagnie assicurative e banche di piccole dimensioni.

Atlante è stato cruciale nel salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, di cui ha acquisito il controllo. Guzzetti, a questo proposito, si è detto preoccupato per la questione Veneto perché

“Penati (presidente di Quaestio Sgr, la società che controlla il fondo Atlante, ndr) ha messo 2 miliardi, non so se bastano”.

Atlante 2 e la questione Mps

Ad agosto è nato invece Atlante 2, che dispone di 1,715 miliardi e punta a una raccolta di 3-3,5 miliardi entro luglio 2017. La versione bis di Atlante prenderà parte all’operazione di deconsolidamento dei Non performing loans del Monte dei Paschi di Siena, acquistando le tranche mezzanine per 1,6 miliardi di euro.

Riferendosi agli istituzionali che hanno acquistato bond subordinati Mps e a molte banche d’investimento statunitensi che operano sul mercato primario dei titoli di Stato italiani, Guzzetti si è infine chiesto:

“Chi a Siena ha preso bond perché non mette soldi in Atlante 2?”.

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