Fisco: stop alla responsabilità solidale negli appalti. Ecco cosa significa

Marta Panicucci

22 Settembre 2014 - 15:47

Il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali prevede l’eliminazione della responsabilità solidale negli appalti, ritenuta troppo gravosa e inutile. Ecco cosa cambia.

Fisco: stop alla responsabilità solidale negli appalti. Ecco cosa significa

Ha già ottenuto il secondo via libera da parte del Consiglio dei Ministri il Dlgs che attua la delega fiscale. Il testo è attualmente allo studio di Camera e Senato che hanno il compito di verificare che siano state recepite le osservazioni delle commissioni parlamentari e dare il loro via libera definitivo al testo che dovrebbe essere approvato entro il mese di ottobre.

Si tratta del primo decreto attuativo della delega fiscale che si pone l’obiettivo di semplificare il fisco italiano. Tra le norme principali l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata a partire dal 2015 e la cancellazione della responsabilità solidale negli appalti.

Responsabilità solidale negli appalti
Il Dlgs per la semplificazione del Fisco abroga l’articolo 35 comma 28 del Decreto Bersani, ovvero la legge 223 del 2006 recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche’ interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale.

L’articolo 35, comma 28 del Decreto Bersani recita:

L’appaltatore risponde in solido con il subappaltatore della effettuazione e del versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e del versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti a cui e’ tenuto il subappaltatore.

Attualmente è prevista una sanzione da 5 a 200 mila euro per il committente che paga il dovuto compenso all’appaltatore senza aver ricevuto una sufficiente documentazione sui versamenti all’erario da parte dell’appaltatore e del subappaltatore. La cancellazione della responsabilità solidale negli appalti è strettamente legata alla possibilità per l’Agenzia delle Entrate di controllare le imprese fallite nei cinque anni successivi alla loro cancellazione dal registro delle imprese. Inoltre il Governo nel testo ha rafforzato la responsabilità solidale nei confronti dei liquidatori che, con un inversione dell’onere della prova, risponderanno in proprio nel caso in cui prima della liquidazione dell’impresa non abbiano onorato i debiti con il Fisco.

Cancellazione
Le imprese italiane chiedono da anni il superamento della responsabilità solidale negli appalti perché ritenuta uno strumento inefficace per la lotta all’evasione fiscale, ma molto gravoso per le imprese.

Altri governi avevano precedentemente avanzato l’ipotesi di cancellare la responsabilità solidale negli appalti, ma alla fine l’iniziativa si è sempre conclusa con un niente di fatto. Per questo motivo il Ministro delle infrastrutture Lupi si è detto soddisfatto del testo approvato dal Cdm: "Se un sub-appaltatore non versa le ritenute Irpef dei dipendenti, la ditta appaltatrice non può essere chiamata a rispondere in solido di questa mancanza. Mi sembra giusto che il rischio di impresa ognuno lo assuma per sé".

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