Fisco: da domani controlli a tappeto sui conti correnti. Che cos’è il Sid e come funziona?

Vittoria Patanè

23/06/2013

Fisco: da domani controlli a tappeto sui conti correnti. Che cos’è il Sid e come funziona?

In uno Stato che ogni anno perde 180 miliardi di euro a causa dell’evasione fiscale (le stime sono di uno studio commissionato dal gruppo socialista-democratico del Parlamento Europeo,) il Governo ha deciso di fare di più.

Il problema è che questo “di più” rischia di scontrarsi con il diritto alla privacy che ogni Nazione democratica dovrebbe garantire ai propri cittadini. Ma ormai è fatta.

Dopo lunghi scontri tra Fisco e Garante “Alea Iacta est”. Da domani entrerà in vigore il Sid ( Il sistema di interscambio dati) che consentirà all’Agenzia delle Entrate di accedere in modo automatico ai conti correnti bancari degli italiani(in precedenza era necessaria l’autorizzazione della magistratura), così come previsto dalla legge 214/2011 e dai provvedimenti presi in data 17 aprile 2012, 15 novembre 2012 e 31 gennaio 2013 dal Garante della privacy.

Lo scopo è quello di rafforzare in maniera concreta la lotta all’evasione fiscale che negli ultimi anni si è trasformata, numeri alla mano, nell’ennesima piaga del nostro Paese.

Come funziona il Sid?

Il sistema di interscambio dati concederà all’Agenzia delle Entrate la possibilità di acquisire direttamente le informazioni riguardanti i depositi bancari dei contribuenti, con una maggiore attenzione per quelli considerati “più a rischio”.

Ogni operatore finanziario, dalle banche alle SGR e alle SIM dovrà procedere alla registrazione al Sid, seguendo le modalità descritte dall’ADE all’interno del proprio sito Internet.

Attraverso questa interconnessione il Fisco avrà a disposizione tutti i dati riguardanti le finanze dei cittadini: conti correnti, depositi, gestioni patrimoniali, fondi comuni, fondi pensione, carte di credito, operazioni sul mercato dei metalli preziosi, cassette di sicurezza.

Da sottolineare il fatto che, per evitare ingerenze sulla privacy degli italiani, è stato trovato un compromesso. Il sistema funzionerà infatti senza l’intervento di personale umano, ma attraverso un’interconnessione application-to-application tra sistemi informativi che permetterà quindi non violare la legge 196/2003. O almeno queste sono le intenzioni.

Il parere del Garante

Antonello Soro, presidente dell’autorità, si mostra particolarmente soddisfatto per il provvedimento concordato col Fisco.

"E’ il colpo di grazia all’evasione ora non sfuggirà più nulla, ora i conti correnti non avranno più segreti, ogni spesa finirà nel grande cervellone dell’Agenzia delle Entrate",

ha commentato. Riguardo possibili pericoli per la privacy dei cittadini, Soro rassicura sulla totale assenza di violazioni:

"ogni dato viaggerà su canali blindati, il percorso che va dalla banca al grande server è totalmente automatizzato"

.

Quali dati saranno trasmessi?

Domani scatteranno i controlli. Le banche infatti inizieranno a trasmettere non solo nomi e codici fiscali dei clienti, ma anche i dati contabili prima elencati. Le informazioni partiranno dall’anno 2011 e ogni istituto ha tempo fino al 31 ottobre prossimo per inviarle, mentre per quanto riguarda quelli del 2012 il limite di tempo è il 31 marzo 2014. A regime i dati degli anni successivi dovranno essere inviati entro il 20 aprile.

Ogni banca dovrà inoltre dotarsi di un responsabile per il trattamento dei dati.

È previsto inoltre un ulteriore provvedimento sui “contribuenti a rischio” che permetterà l’elaborazione di una “black list” contenente i nomi di coloro che sono considerati maggiormente a rischio evasione.

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