Tasse sulla casa e tributi comunali uniti in un’unica tassa: la local tax. Ecco l’ultimo annuncio del premier Renzi. La Cgia di Mestre ha già fatto due calcoli sulla nuova tassa.
Ormai l’abbiamo capito, al premier piacciono gli anglicismi: così dopo il jobs act e la civil partnership arriva la local tax. In pratica, un’unica tassa dovuta dai cittadini al Comune per coprire tutti i costi e i servizi legati all’abitazione. Quindi Tasi, Tari, Imu, imposta comunale Irpef e molto altro confluiranno tutte in un’unica tassa che dovrebbe semplificare, finalmente, la vita ai cittadini.
Local tax
Ad annunciare la nascita della local tax, presumibilmente già a partire dal 2015, è stato il premier Renzi nel corso dell’incontro con i Comuni. "In prospettiva faremo una local tax al posto della miriade di tasse e tributi" ha promesso Renzi ai sindaci. In effetti l’idea della tassa unica sulla casa era già stata avanzata con la delega fiscale. La legge di stabilità però ha lasciato la questione in sospeso e quindi il premier rilancia l’intervento sul fisco locale per il 2015.
Renzi e i Comuni si sono scontrati sul tema dai tagli previsti dalla Legge di stabilità: "Ci confrontiamo nel merito - ha detto il premier - noi vogliamo mantenere questi saldi, su questo non si discute ma se avete controproposte entro questo perimetro siamo pronti a discuterne".
Quanto peserà la nuova local tax?
Il primo a chiederselo è stato il centro studi della Cgia di Mestre. La Cgia spiega che "tra Imu e Tasi (18,8 miliardi di euro), la tassa sull’asporto rifiuti (7,3 miliardi di euro), l’addizionale comunale Irpef (4,3 miliardi di euro), l’imposta sulla pubblicità (426 milioni di euro), la tassa sull’occupazione degli spazi e aree pubbliche (218 milioni di euro), l’imposta di soggiorno (105 milioni di euro) e l’imposta di scopo (14 milioni di euro), il gettito totale ammonta a 31,2 miliardi che verrebbero incassati con un’unica imposta: la local tax".
A commentare la nuova proposta di Renzi sulla local tax è il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi: "L’eventuale semplificazione della tassazione comunale renderebbe più facile pagare le tasse: una richiesta che ormai tutti i cittadini invocano. Ma oltre a semplificare bisogna anche ridurle, visto che per l’anno in corso la tassazione sulla casa ha assunto dimensioni non più sostenibili".
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