In occasione della presentazione del libro "Il salasso" di Dino Pesole, giornalista de Il sole 24 ore, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera è intervenuto su vari temi e soprattutto si è detto subito contrario al "contrasto di interessi", la norma contenuta nella delega fiscale che permette di detrarre gli scontrini. Secondo il direttore infatti, "La misura non porta quei vantaggi di cui tutti parlano e non trovo corretta l’onestà per convenienza" e ha aggiunto, " L’onestà è qualcosa che sa il Padreterno, noi cerchiamo di saperlo ma non riusciamo a stabilirlo. La trasparenza sì che si può stabilire".
La norma prevede la possibilità di dedurre dalla dichiarazione dei redditi scontrini e ricevute, incentivando in questo modo i consumatori a farne richiesta. Il governo poi disciplinerà la misura con le "opportune fasi applicative" e le "eventuali misure di copertura".
Un fisco troppo complicato
Parlando del sistema fiscale italiano, Befera ha detto, "In 40 anni siamo arrivati a un sistema super-complesso, soprattutto sul lato imprese. Ci sono, per esempio 704 agevolazioni, ancora un numero esagerato"; per questo motivo l’Agenzia sta ora lavorando per semplificarlo, "Abbiamo cambiato 60 comunicazioni, esaminato 108 adempimenti per cittadini e imprese, stiamo parlando con le categorie e se possibile procederò per via amministrativa immediatamente. Altrimenti chiederò un intervento al governo".
Troppi pagamenti: sfoltimento necessario
Secondo il direttore sono troppi i "108 adempimenti e 113 pagamenti l’anno, comprensivi di quelli che si fanno all’Agenzia delle Entrate, all’Inps, all’Inail, agli enti locali" e pensa sia necessario uno sfoltimento, affermando, "Quello che potrò eliminare per via amministrativa eliminerò, per il resto saranno necessari interventi normativi".
Eliminazione Cud
Anche per quanto riguarda la questione Cud, Befera ha dichiarato che l’Agenzia sta lavorando alla sua eliminazione e ha dichiarato, "Sto cercando di togliere il Cud, quel pezzo di carta che il sostituto d’imposta dà al dipendente che lo porta al Caaf e poi arriva a noi. Perché il Cud non ci arriva direttamente in via telematica? Bisognerebbe cambiare la norma, tutte cose che possono essere fatte ma che non sono state fatte".
Infine, il direttore ha parlato della questione tempo, dichiarando "Stiamo accelerando molto, ma ci sono problemi giuridici".
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