Mentre si avvicinano sempre di più le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e i sondaggi mostrano un vero e proprio testa a testa tra i candidati, con una leggerissima maggioranza di preferenze per Obama, a ridosso del voto molti trader preferiscono rimanere in panchina e attendere che maggiore chiarezza sia fatta. Ma elezioni a parte, ci sono altri due temi importanti che preoccupano i mercati: il fiscal cliff e il rischio default della Grecia.
Fiscal Cliff: Stati Uniti sull’orlo della catastrofe
Ad aggiungersi all’incertezza delle elezioni USA, c’è il G20: i leader finanziari del "Group of 20" si sono riuniti a Città del Messico ed è emerso che tra le maggiori preoccupazioni c’è proprio l’economia statunitense e il fiscal cliff. Quali effetti potrebbe avere sull’economia mondiale il dirupo fiscale che incombe agli inizi del 2013 negli States?
Il fallimento dell’economia statunitense provocherebbe dissesti su tutta la linea economica mondiale, concordano i ministri delle finanze anzi, sottolinea il ministro Canadese, il fiscal cliff rischia di avere effetti ancor più devastanti della crisi del debito nell’Eurozona.
Il meeting del G20 si conclude quest’oggi e più tardi sarà rilasciato un comunicato stampa dal quale si attende una descrizione della situazione di rischio nel contesto di crescita economica globale moderata e preoccupante. Parte del rischio si deve certamente al ritardo col quale l’Eurozona sta affrontando i suoi problemi e alle problematiche fiscali che incombono su Stati Uniti e Giappone.
Grecia: o austerity o default
Le preoccupazioni riguardo alla Grecia esercitano forti pressioni sull’Euro. Questa settimana ci saranno due importanti voti che saranno cruciali per il paese e la possibilità di ricevere un’altra tranche degli aiuti dai fondi di salvataggio. Secondo gli analisti, la Grecia ha due possibilità a questo punto, una drammatica, l’altra catastrofica: o l’austerity o lasciare l’Euro.
Per la zona Euro il problema maggiore, dunque, rimane la Grecia visto che nelle ultime settimane sembrava che la situazione potesse essere giunta ad un punto di svolta, ma a quanto pare la situazione non accenna a migliorare e questo, certamente, non può che avere effetti negativi sulla valuta europea.
Short sull’Euro
Secondo il CFTC, le posizioni short sull’Euro non sono aumentate rispetto alla scorsa settimana, ma è possibile che se altre "bad news" vengano rilasciate nei confronti della zona Euro, allora i mercati potrebbero considerare la possibilità di insistere e spingere a ribasso la moneta unica.
Dopo i disastri causati dall’uragano Sandy, tra oggi e domani le attività dovrebbero tornare alla normalità anche a New York, così è possibile che anche il trading torni a viaggiare sui volumi "normali", ma non bisogna dimenticare delle elezioni presidenziali e dei possibili effetti di queste sull’andamento dei mercati valutari.
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