Fintech e privacy: arriva il nuovo Codice di condotta. Cosa cambia

Giulia Adonopoulos

19 Settembre 2019 - 17:44

Via libera al nuovo Codice di condotta per i sistemi di informazione creditizia. Le nuove regole per l’analisi del rischio riguarderanno anche le nuove forme di prestito tra privati gestite dalle piattaforme fintech.

Fintech e privacy: arriva il nuovo Codice di condotta. Cosa cambia

Maggiori tutele per i consumatori censiti nelle banche dati del credito, più trasparenza riguardo il funzionamento degli algoritmi che analizzano il rischio di prestiti e mutui, apertura alle nuove tecnologie e ai nuovi servizi fintech. Queste le principali novità previste dal nuovo Codice di condotta applicato ai Sic (sistemi di informazione gestiti da privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti).

La digital economy chiama, il Garante della privacy risponde: così, venendo incontro alla proposta delle associazioni di categoria e dopo un complesso lavoro di revisione del vecchio (e ormai inattuale) Codice deontologico, ha approvato le nuove regole per l’analisi del rischio creditizio. Che non riguarderanno solo i dati su mutui e prestiti, ma si estendono anche a quelli dei servizi di prestito tra privati (p2p lending) e alle diverse forme di leasing e noleggio a lungo termine.

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Novità Codice di condotta Fintech: cosa cambia

Con il nuovo “Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti” le Sic potranno trattare i dati censiti senza previo consenso degli interessati, sulla base del proprio legittimo interesse, ma vengono garantiti i più ampi diritti previsti dalla normativa europea in tema di privacy. Quindi potranno essere trattati solo i dati necessari e quelli utili alla sola valutazione del rischio creditizio.

Una delle novità maggiori è la possibilità, per la persona a cui viene negato un mutuo, di conoscere i criteri con cui si è presa la decisione, sapere anche se ci si è basati sul punteggio di rischio attribuito da un algoritmo, e come funziona quest’ultimo.

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Ogni due anni almeno bisognerà fare una verifica e un aggiornamento ai modelli di analisi statistica. Maggiore attenzione è stata posta sulle misure di sicurezza adottate per proteggere i dati di accessi illeciti e garantire l’affidabilità dei sistemi.

Per rendere più semplici le modalità di preavviso agli interessati prima dell’iscrizione nei Sic, poi, sono state individuate anche nuove forme di contatto come quelle garantite da WhatsApp e altri servizi di messaggistica istantanea che garantiscono la tracciabilità della consegna.

Le persone interessate godranno di diritti più forti in tema di tutela della privacy e di diritto alla trasparenza. Ciò a partire dall’informativa sul trattamento dei dati da parte delle Sic, che sarà più completa.

L’operato delle Sic verrà inoltre controllato da un organismo indipendente istituito col compito di monitoraggio e vigilanza.

I dati storici positivi sui clienti potranno essere conservati per 60 mesi; gli algoritmi saranno allenati con dati pseudoanonimizzati quindi non più riferibili a uno specifico soggetto.

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