Fincantieri-Stx France: le condizioni poste dal presidente Hollande

Se in Italia la francese Vivendi prova a scalare Mediaset, in Francia è l’italiana Fincantieri a provare il colpaccio.

Il complesso cantieristico navale italiano (controllato da Fintecna Spa, finanziaria del Ministero dell’Economia) ha lanciato un’offerta per il 66,6% della divisione francese di Stx, gigante sudcoreano che controlla i cantieri navali francesi di Saint Nazaire, che conta 2.600 dipendenti diretti, oltre a 5.000 nell’indotto.

La corte distrettuale di Seoul ha giudicato congrua l’offerta del gruppo guidato dall’ad Giuseppe Bono e presieduto da Giampiero Massolo. Dopo le parole del ministro dell’Industria transalpino, Christophe Sirugue, il quale ha fatto capire Parigi non si opporrà all’ingresso di Fincantieri nel capitale della società, oggi sulla questione è intervenuto direttamente il presidente francese Francois Hollande.

Fincantieri-Stx France: le parole di Hollande e Gentiloni

Durante una conferenza stampa con il primo ministro italiano Paolo Gentiloni, l’inquilino dell’Eliseo ha detto di preferire una soluzione con “un azionariato multiplo”, con lo Stato francese che rimanga “azionista di minoranza, con una minoranza di blocco”.

Parigi detiene poco oltre il 33% di Stx France e controlla il costruttore navale militare DCNS, che molto probabilmente entrerà nella partita, come dichiarato la settimana scorsa dal numero uno del gruppo transalpino.

Da parte sua il presidente del Consiglio Gentiloni si è detto fiducioso che le parti trovino un accordo in tempi rapidi:

“Abbiamo discusso su come conciliare, in questo accordo che si profila sulla cantieristica, le esigenze di cui ha parlato Francois, con quelle di Fincantieri. Penso che troveremo soluzioni, come è normale tra Paesi così vicini e amici”.

Al momento il titolo Fincantieri si muove in territorio negativo in Borsa e registra una flessione dell’1,31% a quota 0,53 euro per azione.