Finanziamenti imprese femminili 2014: in arrivo 458 mln di euro a tasso agevolato per Pmi e libere professioniste

Valentina Brazioli

22 Settembre 2014 - 09:24

Finanziamenti imprese femminili 2014: sono in arrivo oltre 450 milioni di euro a tasso agevolato non solo per le classiche Pmi, ma anche per le libere professioniste. E’ quanto prevede uno strumento lanciato dall’Abi (Associazione bancaria italiana), d’intesa con il dipartimento delle Pari opportunità e il Ministero dello Sviluppo economico.

Finanziamenti imprese femminili 2014: in arrivo 458 mln di euro a tasso agevolato per Pmi e libere professioniste

Finanziamenti imprese femminili 2014: non solo Pmi. Infatti, lo strumento lanciato dall’Abi (Associazione bancaria italiana), in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministero dello Sviluppo, è pensato anche per le libere professioniste. Il protocollo, risalente allo scorso 4 giugno, vede protagoniste 10 banche italiane che hanno già aderito all’iniziativa, con un plafond previsto pari a 458 milioni di euro.

Come fare domanda

Le professioniste e le imprenditrici intenzionate a godere di finanziamenti bancari a taso preferenziale allo scopo di investire nella propria attività, di far nascere start up o di immettere liquidità in azienda, non dovranno far altro che rivolgersi allo sportello di una delle banche aderenti. Tutta la documentazione, compreso l’elenco degli istituto di credito coinvolti, è reperibile sul sito web dell’Abi, www.abi.it.

I requisiti richiesti

Il protocollo d’intesa è riservato alle piccole e medie imprese a prevalente partecipazione femminile, ovvero:

  • L’impresa individuale con titolare donna;
  • La società di persone dove la maggioranza numerica non è inferiore al 60 per cento dei soci;
  • La società di capitali dove le quote di partecipazione sono per almeno due terzi di proprietà di donne e i relativi organi di amministrazione costituiti da due terzi di donne;
  • La cooperativa in cui la maggioranza di donne non è inferiore al 60 per cento dei soci.

Sono considerate equivalenti alle sopracitate situazioni le lavoratrici autonome e le libere professioniste.

I diversi finanziamenti

Le linee di credito previste sono 3:

“Investiamo nelle donne”: programma che prevede finanziamenti per realizzare nuovi investimenti per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale o professionale;

“Donne in start up”: canale finanziario per concedere somme volte a favorire la costituzione di nuove imprese o l’avvio della libera professione;

“Donne in ripresa”: intervento che riguarda gli incentivi finalizzati a favorire la ripresa di Pmi o lavoro autonomo che, a causa della crisi, attraversano una situazione di momentanea difficoltà.

Quali sono i tassi previsti?

Tuttavia, è necessario sottolineare che i finanziamenti indicati sono sì concessi dalle banche a condizioni competitive rispetto alla normale offerta, ma nel protocollo non viene fissata una quota esatta di riduzione a cui fare sicuro affidamento. In ogni caso, è prevista la possibilità di sospendere il rimborso dei finanziamenti ottenuti fino a 12 mesi, opzione da richiedere in uno di questi casi:

  • Maternità;
  • grave malattia (della lavoratrice, ma anche del coniuge, del convivente o dei figli);
  • malattia invalidante di un genitore o di un parente entro il terzo grado, purché conviventi.

La sospensione potrà essere richiesta solo una volta, ma non comporterà né la variazione del tasso di interesse, né la richiesta di garanzie aggiuntive.

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