Le figure di inversione nell’analisi tecnica

Ufficio Studi Money.it

24 Aprile 2019 - 10:22

Quali sono le principali figure di inversione nell’analisi tecnica? Testa e spalle, doppio e triplo massimo/minimo, formazioni a V: vediamole nel dettaglio.

Le figure di inversione nell’analisi tecnica

Interpretare le figure di inversione nell’analisi tecnica è fondamentale per il trader che segue una buona strategia di investimento sui mercati.

Per comprendere il futuro andamento di un asset finanziario, l’AT si avvale di alcuni modelli grafici che nel tempo hanno portato l’andamento delle quotazioni a compiere determinati movimenti, tra cui le figure di inversione.

Cosa sono le figure di inversione

Nell’analisi tecnica tradizionale esistono dei modelli di massimi/minimi che in genere segnalano un indebolimento della tendenza in atto e quindi un’imminente inizio di un andamento laterale oppure di una tendenza di senso opposto a quella precedente.

Si ha un trend rialzista (o uptrend) quando i prezzi si muovono costruendo via via massimi e minimi crescenti, ossia sempre più alti. Viceversa, si ha un trend ribassista (o downtrend) quando i massimi e minimi di un determinato strumento finanziario sono decrescenti. Le quotazioni si potranno anche trovare in un trend neutrale: in quest’ultimo caso queste tenderanno ad avere un andamento laterale.

Le figure di inversione di analisi tecnica principali sono il testa e spalle, il doppio massimo/minimo, il triplo massimo/minimo e il V reversal (anche detto formazione a V). Vediamole nel dettaglio.

Il testa e spalle

Il testa e spalle è sicuramente la formazione grafica più popolare in analisi tecnica e la sua efficacia è determinata dalla sua rarità. Dal punto di vista grafico, nella costruzione della figura ribassista, il mercato andrà a segnare un primo massimo, che subirà una correzione (spalla sinistra). I compratori troveranno poi nuova forza, fino a portare i corsi a segnare un nuovo top, superiore al precedente (testa).

Successivamente, la pressione di vendita aumenta e va a correggere l’impulso precedente: a questo punto gli acquirenti tenteranno di riportare le quotazioni verso il precedente top, senza però riuscirci (spalla destra). È in questo momento che seguirà il vero e proprio impulso che invertirà l’uptrend.

La formazione in oggetto verrà confermata una volta che i corsi romperanno la cosiddetta neckline, ottenuta collegando i minimi relativi delle diverse correzioni del modello.

Operativamente, il punto di entrata di una strategia può essere localizzato sul pullback delle quotazioni sulla “neckline”, mentre lo stop loss può essere inserito al di sopra del top più alto o sopra la spalla destra, a seconda della propria propensione al rischio. Per quanto riguarda il target price invece, questo si può calcolare proiettando la distanza dalla testa alla neckline al di sotto del breakout di quest’ultima. Le condizioni opposte varranno per la versione rialzista di questa figura: il testa e spalle rovesciato.

Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Su Eur/Usd, prima della discesa di aprile 2018, si poteva evidenziare un piccolo testa e spalle in area di 1,24. La violazione della linea del collo ha incrementato in maniera importante la pressione di vendita.

Doppio massimo e doppio minimo

Il doppio massimo è molto più comune al testa e spalle ed è facilmente individuabile anche da un occhio meno esperto. Dal punto di vista grafico, in un uptrend questa figura assume la forma di una M: dopo aver segnato un primo massimo, i prezzi effettuano una correzione per poi salire nuovamente e costruire un altro top sulle medesime zone del precedente, che funge come livello di resistenza. Quando il minimo che separa i due “picchi” (la neckline) viene rotto a ribasso, si avrà una conferma del modello.

Mediobanca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Un esempio perfetto di questa figura riguarda Mediobanca. Negli ultimi due mesi del 2018 i corsi hanno formato un double bottom a 7,138 euro. La violazione della neckline ha dato un immediato spunto rialzista, con i compratori che hanno raggiunto l’obiettivo della figura in poche sedute.

Triplo massimo e triplo minimo

Il triplo massimo indica che il trend rialzista in corso è prossimo all’esaurimento. L’elemento più importante da osservare non è tanto l’allineamento tra i diversi massimi, ma la distanza nel tempo tra l’uno e l’atro. Maggiore sarà lo spazio tra un top e l’altro, maggiore sarà la valenza che acquisterà la formazione. Il modello di reversal verrà confermato quando i corsi riusciranno a portarsi al di sotto dei suoi minimi.

L’obiettivo della figura viene calcolato con le medesime modalità del double top, ossia proiettando in basso l’altezza del pattern dalla neckline. Lo stop loss andrà invece impostato sopra il massimo più alto. Per il triplo minimo valgono le considerazioni opposte.

FCA, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Nel corso dei primi sei mesi del 2018 i corsi di FCA hanno formato un triple top sulla soglia psicologica dei 20 euro. La conferma, avvenuta con la decisa violazione della neckline a 15,82 euro, ha permesso ai venditori di prendere il controllo delle quotazioni, fino ad allora inserite in un forte uptrend.

Il V reversal

Il V reversal è una figura di inversione che si trova alla fine di trend molto forti, e si evidenzia per la caratteristica forma a V.

La difficoltà principale per il trader con questa formazione grafica riguarda la totale assenza di livelli tecnici e la velocità con cui il modello di inversione viene composto. La volatilità e la direzionalità della figura sono decisamente anomali.

S&P 500, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Un esempio perfetto potrebbe essere quello relativo alle Borse mondiali nelle ultime battute del 2018. Sul future dell’S&P 500, il mercato arrivava da un’intensa fase ribassista che ha portato le quotazioni ad un deprezzamento del 21,27% in poco più di due mesi. Il 26 dicembre poi, i compratori hanno dato un chiaro segnale di forza, mettendo le basi per una formazione a V.

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