False Partite Iva: dal 1 gennaio 2015 scattano i controlli. Soggetti interessati, sanzioni ed eccezioni

Valentina Brazioli

30 Dicembre 2014 - 09:00

False Partite Iva, a partire dal prossimo 1 gennaio scatteranno le verifiche previste dalla Riforma Fornero dopo due anni dalla sua entrata in vigore. Di fatto, con il nuovo anno gli ispettori del lavoro potranno applicare alle partite Iva la presunzione di collaborazione coordinata e continuativa: ecco, quindi, soggetti interessati, sanzioni ed eccezioni.

False Partite Iva: dal 1 gennaio 2015 scattano i controlli. Soggetti interessati, sanzioni ed eccezioni

False Partite Iva, dal 1 gennaio del 2015 scatta un deciso giro di vite. Che il fenomeno in questione sia continuamente in crescita con il passare degli anni è praticamente un dato di fatto; la Riforma del lavoro targata Elsa Fornero, dal canto suo, ha previsto di dare il via a specifici controlli una volta trascorsi due anni dalla sua entrata in vigore.

I soggetti interessati

I soggetti che potranno subire questi controlli da parte degli ispettori del lavoro sono i lavoratori autonomi (non imprese) titolari di partita Iva, ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile e dell’art. 35 del dpr n. 633/1972.

La presunzione

La Riforma Fornero ha introdotto una presunzione in virtù della quale, salvo prova contraria da parte del committente, sono considerate prestazioni derivanti da un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa qualora sussistano almeno due delle seguenti condizioni:

  • la collaborazione con lo stesso committente abbia una durata complessiva superiore a 8 mesi annui per due anni consecutivi;
  • il corrispettivo derivante da tale collaborazione costituisca più dell’80 per cento dei corrispettivi annui percepiti dal collaboratore nell’arco di due anni consecutivi;
  • Il collaboratore disponga di una postazione fissa di lavoro presso una delle sedi del committente.

Le sanzioni

Ma che succede se la partita Iva è trasformata in collaborazione? La co.co.co per essere legittima deve avere un “progetto”: se questo manca, scatterà la sanzione della conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Se, invece, il progetto c’è la collaborazione darà vita a una “co.co.pro con Partita Iva”.

Le eccezioni

In ogni caso, il meccanismo della “presunzione” non riguarda due tipologie ben precise:

  • le partite Iva riferite a prestazioni con elevate competenze tecnico-pratiche, svolte da soggetti con reddito annuo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il minimale contributivo di artigiani e commercianti;
  • le prestazioni lavorative relative ad attività professionali per le quali è prevista l’iscrizione a ordini, registri o albi.

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